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I nuovi flaconi in carta per i detersivi arrivano in Brasile e Stati Uniti

I nuovi flaconi in carta per i detersivi arrivano in Brasile e Stati Uniti

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I nuovi flaconi in carta per i detersivi arrivano in Brasile e Stati Uniti. Oggi i flaconi di detersivo dicono addio alla plastica. Infatti, in questo campo si inizia a preferire addirittura la carta. Dopo il successo dei contenitori in materiale plastico riciclato post consumo pari al 96%, proveniente da bottiglie e contenitori per il latte usati, la nuova frontiera è quella dei contenitori in carta. Pertanto, inizia ad essere utilizzata anche per la realizzazione dei tradizionali flaconi di detersivo per il bucato.

I flaconi in carta per i detersivi in Brasile e negli Stati Uniti

Tra le molteplici innovazioni ambientali del momento anche nel mondo del packaging dei prodotti per la pulizia della casa arrivano grandi novità. Negli Stati Uniti grazie a Seventh Generation, che è un’azienda americana nota per l’attenzione costante alla sostenibilità e per il suo posizionamento “green”, si propongono soluzioni sostenibili relative al confezionamento di prodotti per l’igiene e la cura della persona e della casa. In Brasile invece, sono state brevettate le nuove bottiglie per detersivi, realizzate con tecnologia Puplex. I nuovi contenitori debutteranno all’inizio del 2022 con in marchio OMO di Unilever, azienda che offre una vera e propria alternativa in questo senso.

I nuovi flaconi in carta per i detersivi arrivano in Brasile e Stati Uniti
I nuovi flaconi in carta per i detersivi arrivano in Brasile e Stati Uniti – shutterstock foto di Klyuchinskiy

Seventh Generation e i flaconi in carta riciclata

Seventh Generation è diventata famosa per il suo nuovo detersivo 4 volte concentrato perché confezionato in bottiglie composte da un involucro esterno realizzato al 100% con carta riciclataInfatti, il materiale utilizzato proviene per il 70% dal recupero di cartoni e per il 30% da giornali quotidiani. Tuttavia, per favorirne l’impermeabilità, il flacone in carta è rivestito all’interno da una sottile pellicola in materiale plastico riciclabile negli specifici contenitori per la raccolta della plastica. Questa scelta ha permesso all’azienda di ridurre del 66% l’utilizzo di plastica. Inoltre, grazie al nuovo detersivo concentrato si riducono gli sprechi, le sostanze nocive e l’impatto ambientale. Questo è uno tra i packaging più sostenibili mai prodotti nel settore dei detersivi per il bucato in quanto i consumatori che lo scelgono hanno la possibilità di fare qualcosa di concretamente positivo per l’ambiente.

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Dal legno le bottiglie Puplex di Unliver

La sperimentazione delle nuove bottiglie Puplex introdotte da Unliver, che sostiene di poter dimezzare la plastica entro il 2025, parte dal Brasile. Questi contenitori sono in carta e nascono grazie dalla pressurizzazione di polpa di legno, ottenuta da fonti certificate, all’interno di stampi. Sono stati messi a punto in modo che respingessero l’acqua, quindi, per essere compatibili con i detersivi. Le nuove bottiglie Puplex sono pensate per essere riciclate come carta e cartone, ma nel caso in cui non fossero smaltite nel modo giusto, si biodegraderebbero in maniera naturale. L’innovativa tecnologia di imballaggio nasce con l’obiettivo di dare una mano all’economia circolare ed è frutto di una collaborazione tra la multinazionale Diageo, Pilot e altri membri del settore. Il prototipo che è ancora in fase di sviluppo sarà lanciato per i flaconi di detersivo a marchio OMO in Brasile all’inizio del 2022.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo la ricerca un “Mondo di Plastica” condotta dall’Istituto Oikos, la plastica ha raggiunto tutti gli angoli del pianeta. Infatti sono 5 miliardi di buste ogni anno, 25 milioni di tonnellate di rifiuti ogni mese e 1 milione di bottiglie che si disperdono ogni giorno in tutto il mondo.
  • Secondo l’Onu circa il 75% delle materie plastiche dei prodotti legate alla gestione del coronavirus rischia di finire in discarica o peggio, disperso nell’ambiente. Infatti, con la pandemia sono cresciuti a dismisura i consumi di prodotti in plastica, mentre quella riciclata ha subito un drastico calo a causa del crollo dei prezzi petroliferi.

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