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Gli scacchi nel 2020: dalla miniserie di Netflix alle case degli abitanti

Scacchi mania: dalla miniserie di Netflix alla nuova passione degli abitanti

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Quanto a consumi e stili di vita degli abitanti, il 2020 porta con sé novità che vedono il ruolo della casa sempre più centrale. Tra le diverse nuove abitudini degli abitanti gli scacchi, nella seconda metà di questo “anno particolare“, diventano veri e propri protagonisti delle abitazioni. Ma da dove nasce questa passione per gli scacchi?

Scacchi mania: dalla miniserie di Netflix alle case 

Senza dubbi possiamo attribuire il decollo del gioco da strategia all’apprezzatissima miniserie di Netflix “La Regina degli Scacchi” che ha dato vita a una vera e propria scacchi mania.

Gli effetti degli scacchi sulla psicologia: un gioco che ti cambia la mente

 

La Regina degli Scacchi: dal debutto al successo 

La Regina degli Scacchi è una miniserie firmata Netflix uscita il 20 ottobre del 2020.

Chiacchierata, osannata per lo stile, la storia, la scenografia e i costumi – impeccabili – che ci portano dritti negli anni Cinquanta e Sessanta, è la serie tv più vista in Italia e nel mondo al momento sulla piattaforma di streaming.

In soli due mesi è stata visualizzata da oltre 62 milioni di famiglie.

I motivi per cui la serie tv è stata così apprezzata in un momento storico particolare sono chiari: attraverso la narrazione emergono messaggi forti e semplici. 

Ecco perché La Regina degli Scacchi è la serie più vista di sempre:

  1. Resilienza: passa il messaggio che c’è sempre un modo per sentirsi meglio, anche nelle situazioni peggiori
  2. Riscatto: il vero tema centrale della miniserie tanto amata è il riscatto personale. Questo piace, perché fa percepire la possibilità di poter essere vincitore e che “chiunque può farcela”, impegnandosi e andando fino in fondo
  3. Pregiudizi: scavalca i pregiudizi, va oltre ogni apparenza. Negli scacchi la figura della donna era mal vista (non presa in considerazione), ma la protagonista dimostra che anche una donna può vincere in un gioco così intelligente e può emergere in un mondo maschilista.

Messaggi perfetti, dato il momento così delicato. 

La regina degli Scacchi è la serie più vista di sempre
La regina degli Scacchi è la serie più vista di sempre – Shutterstock

Scacchi mania: i numeri impressionanti

Sono decollati gli acquisti, le ricerche, le iscrizioni nel mondo degli scacchi. Ecco un fenomeno che può dimostrare quanto una serie televisiva possa influenzare la vita degli abitanti e il mercato mondiale.

In particolare, si sono registrati i seguenti numeri:

  • Su e-bay (tra i principali siti di vendita e aste on-line nel mondo) la richiesta “chess sets” (scacchiera) è aumentata del 250%
  • Su Google la domanda “come giocare a scacchi” è la più alta degli ultimi 9 anni
  • Il numero dei giocatori di scacchi sui siti online è aumentato del 500%

Arrivati a questo punto, incuriositi da un gioco che da sempre fa parte delle nostre tavole – soprattutto nei periodi festivi – non possiamo che iniziare una partita online e unirci alla enorme community di giocatori online di scacchi. 

Ecco 5 siti web dove giocare a scacchi gratis:

Scacchi, gioco olimpico: i tesserati in Italia

Gli scacchi possono essere praticati a vari livelli, la maggior parte degli appassionati che praticano questo hobby possiede soltanto le conoscenze di base, ovvero il movimento dei pezzi e lo scopo del gioco, ma esiste anche una platea di giocatori che pratica questo sport a livello agonistico.

10 hobby da scoprire e da provare assolutamente

Gli scacchi sono uno sport olimpico, cioè riconosciuto all’interno del Comitato Olimpico Internazionale, ma non essendo previsto uno sforzo fisico non possono essere inseriti all’interno dei giochi olimpici estivi o invernali.  E quindi gli scacchi hanno le loro Olimpiadi, l’ultima delle quali svolte a Batumi in Georgia nel 2018 con ben 43 nazioni partecipanti.

In Italia sono presenti al momento 15 giocatori che hanno il titolo di Grande Maestro, il migliore dei quali è Daniele Vocaturo con un punteggio Elo di 2.617 (n. 203 al mondo).

Secondo i dati disponibili sul sito della FSI (Federazione Scacchistica Italiana), nell’anno 2019 i tesserati sono stati 15.788, il dato è stabile rispetto al 2018 ed in crescita rispetto agli ultimi 5 anni (+19%).  Fra questi tesserati troviamo 40 grandi maestri, 25 dei quali evidentemente tesserati per un circolo italiano ma non di cittadinanza italiana.

L’età dei tesserati è un dato molto interessante, che assume un andamento asimmetrico e bimodale, con due fasce di età particolarmente popolate, la fascia dei giovanissimi e quella dell’età compresa fra i 45 ed i 65 anni. L’età media è di 31 anni e quella mediana di 18 anni.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo e tu? 

  • Gli scacchi (dal provenzale e catalano antico escac, che a sua volta discende dal persiano شاه shāh, “re”]) sono un gioco di strategia che si svolge su una tavola quadrata detta scacchiera, formata da 64 caselle (o “case”) di due colori alternati, sulla quale ogni giocatore dispone di 16 pezzi (bianchi o neri; per traslato, “il Bianco” e “il Nero” designano i due sfidanti): un re, una donna (o “regina”), due alfieri, due cavalli, due torri e otto pedoni; ogni casella può essere occupata da un solo pezzo, che può catturare o “mangiare” il pezzo avversario andando a occuparne la casella; obiettivo del gioco è dare scacco matto, ovvero confinare il re avversario in una casella da cui non possa più muoversi sottraendosi alla cattura, neanche con l’aiuto da parte di altri pezzi.
  • Nati in India intorno al VI secolo d.C., gli scacchi giunsero in Europa verso l’anno 1000, con ogni probabilità grazie alla mediazione degli Arabi; diffusisi nell’intero continente, raggiunsero una forma pressoché moderna nel XV secolo in Italia e in Spagna, ma per arrivare al regolamento completo attuale si deve attendere il XIX secolo. Successivamente, a partire dalla metà dell’Ottocento, per merito di Paul Morphy e Wilhelm Steinitz iniziarono a codificarsi i fondamenti strategici del gioco; nel 1886 lo stesso Steinitz, dopo una sfida contro Johannes Zukertort, si proclamò primo campione del mondo.

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