Quando organizziamo una gita, oltre a preparare tutto l’occorrente per il pic-nic e l’attrezzatura da trekking, è bene ricordarsi quali siano le norme di comportamento corrette. Troppo spesso non abbiamo cura dell’ambiente in cui sostiamo, dimenticando spazzatura e rifiuti in giro per i boschi. Con l’inizio della bella stagione, è facile che si crei affollamento nei parchi e negli spazi aperti. Per questo è utile questo Memorandum delle normative nel rispetto dell’ambiente, che oltre al rispetto della natura ci ricorda che siamo perseguibili a norma di legge.
Come comportarsi nel bosco nel rispetto dei contadini dei proprietari terrieri
Quasi tutti i terreni sono di proprietà, anche quelli che sembrano abbandonati a se stessi. Per questo motivo, dobbiamo rispettare le limitazioni quando vengono evidenziati con i cartelli. Facciamo caso ai campi su cui camminiamo: il più delle volte sono terreni coltivati con fatica e investimento dell’agricoltore.
Non dobbiamo calpestare i campi che sono stati piantumati, altrimenti rischiamo di rovinare il raccolto previsto dal suo proprietario. Attenzione a dove lasciamo le macchine, potremmo lasciarle in un punto in cui i trattori hanno necessità di passare. Oltretutto c’è il rischio di rovinare un campo d’erba coltivato per il fieno. Chiaramente è vietato accendere fuochi sia di giorno che di notte, per chi volesse fare un barbecue sono previste aree segnalate e attrezzate.

Memorandum delle normative nel rispetto dell’ambiente – fonte shutterstock foto di Stephan Morris
Le norme di buona educazione nel rispetto della fauna
Anche la fauna risente del popolarsi umano dei loro boschi, ricordiamoci che noi siamo loro ospiti, e non viceversa. Per il rispetto di tutti, è bene tenere i cani al guinzaglio se la zona è molto frequentata e possiamo usare delle lunghine di 8 metri per dare al cane un senso di libertà.
Se incontriamo un animale selvatico, fermiamoci ed ammiriamo la sua bellezza nel silenzio e nel rispetto delle distanze. Tentare di avvicinarli è inutile, offrirgli il nostro cibo dannoso, rincorrerli è scorretto e decisamente fuori luogo.
Non raccogliamo chiocciole, lucertole, vermi e farfalle solo per il gusto di chiuderli in una scatola. Le rane e i girini vanno rispettati esattamente come gli altri, abituiamoci a vivere nel pieno rispetto dell’ambiente che ci circonda. Se sul nostro percorso incontriamo dei cinghiali, è fondamentale mantenere la calma e la distanza, prendendo la direzione opposta alla loro. Il singolo esemplare da solo non è pericoloso, ma se si tratta di una scrofa insieme ai suoi cuccioli potrebbe attaccare se si sente minacciata.

Memorandum delle normative nel rispetto dell’ambiente – fonte shutterstock foto di Kurit afshen
La normativa che preserva la raccolta di funghi e frutti di bosco
Per raccogliere i funghi, abbiamo bisogno della certificazione che ci autorizza alla raccolta. Questa legge è stata istituita per la salvaguardia della flora e della fauna, essendo una fonte primaria di cibo per gli abitanti del bosco. Il limite massimo di peso sono 3 kg al giorno a persona, assicurandoci che non ci siano limitazioni per la raccolta sul territorio. É importante trasportarli in contenitori aperti per garantire lo spargimento delle spore e la crescita di nuovi funghi, ed è assolutamente vietato utilizzare utensili di ogni tipo, che siano rastrelli o uncini. Se abbiamo la fortuna di trovare piante di frutti di bosco, le limitazioni di peso variano da frutto a frutto e anche per loro è vietato usare rastrelli o attrezzi che potrebbero danneggiare la pianta:
- Fragole massimo 500 g
- Lamponi massimo 1 kg
- More massimo 1 kg
- Mirtilli massimo 1 kg.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Chi vuole percorrere le strade nei boschi in moto, deve prestare attenzione alle indicazioni dei sentieri e rispettare i limiti di velocità previsti, massimo 25 km/h e non ripercorrere lo stesso tratto più volte per non inquinare troppo la stessa zona.
- Se vuoi raccogliere dei fiori, ricordati che i limiti sono di cinque fiori a persona, per specie differente, e che per la raccolta di erbe officinali è necessaria un’autorizzazione speciale dedicata a chi possiede il diploma da erborista.
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