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Urbano e rurale

Cosa significa urbano e rurale?

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Il significato di urbano e rurale

Ecco nel dettaglio il significato di urbano e rurale.

Fatta eccezione per Malta, che è l’unico paese in cui sono completamente assenti zone rurali, le restanti nazioni europee, dal punto di vista territoriale, comprendono una parte definibile come urbana ed una parte rurale. Queste due aree distinte differiscono sotto diversi aspetti, dalle caratteristiche proprie del territorio, alle attività svolte, fino allo stile di vita di chi vi abita.

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Significato di urbano

Con il termine urbano ci si riferisce ad un’area densamente popolata che possiede le caratteristiche dei dintorni artificiali, ovvero di un ambiente costruito. Qui l’attività dell’uomo ha chiaramente avuto la meglio, a discapito dell’ambiente naturale. In sostanza, l’uomo nelle aree urbane ha modificato il territorio per far sì che questo meglio rispondesse alle proprie esigenze. Le persone che risiedono in queste zone sono per lo più impegnate nel settore del commercio e dei servizi.

L’industrializzazione su vasta scala in questi luoghi ha portato una serie di vantaggi tra cui:

  • Migliori opportunità di lavoro.
  • Facile accesso a servizi di vario genere.
  • Migliori strutture di trasporto.
  • Opzioni di intrattenimento e formazione.
  • Strutture sanitarie migliori.

Di contro, però, nelle aree urbane è presente un alto tasso di inquinamento ambientale dovuto proprio a tutta quest’ampia gamma di attività.

Urbano e rurale
Cosa significa urbano e rurale? – SHUTTERSTOCK di Pixelvario

Significato di rurale

Con il termine rurale ci si riferisce, invece, alla periferia ovvero tutte quelle aree che si trovano al di fuori dei confini di una città. Qui a fare da padrone sono la natura e gli spazi aperti. La densità di popolazione è bassa, meno di 300 abitanti per chilometro quadrato ed in genere nel computo generale, in queste aree, si contano meno di 5 mila persone. Inoltre, in quest’area la principale fonte di reddito deriva dalle attività legate all’agricoltura ed alla zootecnia. Tra i vantaggi legati alla vita in queste zone vi è sicuramente la cosiddetta “aria buona”.

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Urbano e rurale: le differenze tra le due aree

Le caratteristiche che contraddistinguono le aree urbane e la vita in questi luoghi sono:

  • Organizzazione in città o paesi.
  • Vita scandita da ritmi veloci e pressanti.
  • Isolamento dall’ambiente naturale.
  • Lavoro legato al commercio e ai servizi.
  • Area densamente popolata.
  • Insediamenti sviluppati in modo pianificato in base al processo di urbanizzazione e industrializzazione.
  • Mobilità sociale altamente intensiva.

Le caratteristiche che invece contraddistinguono le aree rurali sono le seguenti:

  • Organizzazione in borghi o villaggi.
  • Stile di vita tranquillo e rilassato.
  • Contatto diretto con la natura.
  • Lavoro legato all’agricoltura e all’allevamento di bestiame.
  • Ambiente scarsamente popolato.
  • Insediamenti sviluppati in modo casuale in base alla disponibilità della vegetazione e della fauna naturale.
  • Mobilità sociale poco intensiva.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • La popolazione italiana per il 34,3% vive nelle grandi città, per il 41,2% in città e sobborghi ed infine per il 24,5% nelle aree di campagna. Questo comporta che l’Italia, con una percentuale pari al 41,2%, è sostanzialmente un paese di città medie e piccole, a differenza della media europea che invece si attesta al 31,2%.
  • Il riflesso di tale distribuzione della popolazione italiana è la composizione del territorio nazionale. I dati dell’Istituto Nazionale di Statistica rivelano la superficie complessiva dell’Italia ammonta a 302.073 chilometri quadrati. Per quanto concerne la sua conformazione orografica il Paese risulta caratterizzato da un territorio prevalentemente collinare, pari al 41,6% della superficie totale, seguito da quello di montagna, per il 35,%, ed infine di pianura per il 23,2%.
  • Le due regioni con territorio esclusivamente di montagna sono la Valle d’Aosta e il Trentino-Alto Adige. Mentre le regioni con estensione di territorio collinare superiore ai 15 mila chilometri quadrati sono la Sicilia, la Sardegna e la Toscana.

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