Urban Mining: il recupero dei metalli preziosi dai rifiuti elettronici

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Grazie a una nuova tecnologia a caldo oggi è possibile il recupero dei metalli preziosi dai rifiuti elettronici. Questa si chiama Urban Mining e permette di recuperare da smartphone, computer, televisori e dispositivi elettronici i vari metalli preziosi che contengono al loro interno.

Urban mining: la nuova tecnologia per il recupero dei metalli preziosi

L’Urban Mining è la nuova tecnologia che permette di recuperare i metalli preziosi, come oro, rame, argento, palladio e rodio contenuti in schede elettroniche e microprocessori utilizzati per la costruzione di dispositivi elettronici, di solito non differenziati correttamente.


La recente scoperta è avvenuta alla Rice University. Gli innovativi risultati dello studio di Bing Deng e dei suoi collaboratori sono stati pubblicati su Nature. Questi hanno adottato un processo industriale noto come “flash Joule heating“, utilizzato per la produzione del grafene e altri materiali super sottili. Tuttavia, lo studio è ancora in corso, per ulteriori perfezionamenti. Infatti, l’intento è quello di rendere questi processi più accessibili. Ciò perché sono lunghi, costosi e richiedono notevoli quantità di energia. Non a caso, attualmente, sono poco profittevoli per chi vi si dedica.

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Il processo industriale: vapori metallici

Il processo industriale consiste nella polverizzazione del materiale da riciclare. Successivamente viene portato alla temperatura di 3.400 Kelvin (3142 °C) grazie a una scarica elettrica particolarmente intensa. A questa temperatura i metalli evaporano e vengono aspirati fino a una camera di condensazione dove si raffreddano per poi solidificarsi nuovamente. Il risultato è materiale inerte, con bassissime percentuali di sostanze tossiche. Infatti, con questo processo si possono recuperare e smaltire correttamente anche i metalli tossici come il piombo, l’arsenico, il cadmio e il mercurio, normalmente difficili da separare.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Secondo le stime, ogni anno finiscono in discarica oltre 40 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici e solo il 20% di queste viene riciclato.
  • Questa tecnologia all’avanguardia rappresenta una valida alternativa alla tradizionale estrazione dei metalli dalle profondità della Terra o degli Oceani.

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Fotografa, scrittrice e designer. Laureata in Scienze Politiche Sociali e Internazionali presso l'Alma Mater Studiorum e specializzata in Marketing e Comunicazione nel settore del fashion e del design a L.UN.A - la Libera Università delle Arti. Ha collaborato con la Caucaso Factory all'opera cinematografica "Lucus a Lucendo. A proposito di Levi" e con ONG come Mani Tese e ActionAid a progetti su temi quali l’Innovazione Sociale, l'Inclusione Sociale e la Sostenibilità. Sperimenta non solo strumenti fotografici e videografici, ma anche diverse tecniche di scrittura, dai reportage ai saggi.