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luoghi di potere longobardi

Unesco Italia: alla scoperta dei luoghi di potere longobardi

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I luoghi del potere della civiltà longobarda si classificano al 47esimo posto della lista patrimonio mondiale UNESCOSi tratta, infatti, di fortezze, monasteri, chiese e templi considerate vere e proprie opere architettoniche.

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I luoghi del potere longobardo in Italia

I longobardi costituirono, in Italia, il proprio impero nel 568 a.C. Durante il loro dominio (durato più di 200 anni), questa civiltà è stata protagonista di opere grandiose. L’architettura longobarda, infatti, è composta da un mix di tradizioni e stili: dalle caratteristiche tipiche dell’architettura romana a quelle proprie dello stile germanico. Anche la religione ha influito molto nella realizzazione delle opere d’arte longobarde. Questa popolazione, infatti, ha subito un processo di conversione: giunti in Italia, i longobardi si sono convertiti. Dal paganesimo, la civiltà longobarda si è cristianizzata. I segnali di questo passaggio di fede, perciò, si riscontrano all’interno di monasteri, chiese, palazzi e fortezze costruiti in alcune zone d’Italia e che, nel 2011, sono diventati patrimonio UNESCO. Quali sono i luoghi del potere longobardo in Italia? L’UNESCO annovera in lista 7 luoghi di potere in tutto il territorio italiano:

  • Il tempietto Longobardo a Cividale del Friuli (UD), famoso per l’architettura e la pittura tipica della civiltà longobarda.

  • Il complesso monastico di San Salvatore – Santa Giulia (BS), una chiesa del monastero femminile di Santa Giulia. Ad oggi, questa chiesa è sede del “Museo della città”, in cui si svolgono numerosissime mostre.

  • Il castrum di Castelseprio – Torba (VA). In questo antico avamposto militare sono conservati un numero davvero elevato di pitture dell’Alto Medioevo.

  • Il tempietto del Clitunno a Campello (PG), all’interno del quale sono conservati i primi esempi di sculture longobarde.

  • La basilica di San Salvatore a Spoleto (PG), il cui stile è simbolo della nota classica presente nella tradizione della civiltà.

  • La chiesa di Santa Sofia (BN), questa chiesa si compone di otto pilastri di pietra calcarea.

  • Il santuario Garganico di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), conosciuto per essere il principale luogo di culto longobardo. Infatti, il suo particolare stile divenne, nel corso del tempo, di ispirazione per tutti gli altri luoghi di culto costruiti successivamente in Europa.

La civiltà longobarda non è passata alla storia unicamente per la sua capacità architettonica. Questo popolo, infatti, è famoso anche per le vastissime conoscenze nella materia del diritto (editto di Rodari), dell’economia, della letteratura e dell’oreficeria.

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Criteri di iscrizione dei luoghi di potere longobardi nella lista UNESCO

 I criteri da rispettare per entrare in classifica sono raggruppati in due categorie:

  • criteri naturali;
  • criteri culturali.

Le caratteristiche dei luoghi del potere longobardo rientrano tutti dei criteri naturali.

Perché i luoghi del potere longobardi sono entrati a far parte del patrimonio UNESCO? Questi luoghi rispecchiano, rispettivamente, il criterio II, III e IV.

  • Criterio II, sono testimonianza di uno scambio di valori e di culture;
  •  Regola III, i monumenti longobardi sono esempio e testimonianza di una specifica tradizione culturale;
  • Principio IV, sono diventati luoghi simbolici e di riferimento per le culture contemporanee e successive a quella longobarda.
luoghi di potere longobardi
Unesco Italia: alla scoperta dei luoghi di potere longobardi- Pixabay di Maxicarre

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Dopo 10 anni in cui l’impero longobardo visse in un periodo di anarchia. Perciò, nel 584 a.C. re Autari inizia a dar vita ad una vera e propria forma di diritto.
  • I luoghi del potere longobardi sono stati candidati nel 2008 per entrare a far parte del patrimonio UNESCO. L’iniziale denominazione, infatti, doveva essere: “Italia Langabardorum. Centri di potere e di culto”.
  • L’associazione Italia Langabardorum ha deciso di celebrare i dieci anni dall’inserimento dei siti in lista UNESCO. A partire dal 25 giugno del prossimo anno, infatti, tutti i luoghi di potere saranno aperti al pubblico con visite gratuite. A questo si accompagneranno eventi musicali, culturali ed istituzionali.

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