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Alla scoperta del Veneto, tradizioni e numeri della regione delle Dolomiti

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L’Appuntamento con l’Abitante Viaggiatore oggi vi accompagna in un viaggio alla scoperta del Veneto: scopriamo insieme i numeri sugli abitanti, le città e le tradizioni della regione delle spettacolari Dolomiti e della Serenissima, una delle città più affascinanti del mondo. Paesaggi eterogenei che si alternano per regalare momenti di relax, immersione nell’arte e nella cultura ed escursioni in montagna.

 

 

Gli abitanti e le imprese del Veneto

Il Veneto è all’ottavo posto tra le regioni italiane per superficie, la sua densità abitativa è di 267 abitanti per km² ed è composta da 563 comuni distribuiti in sette province.

Una regione ricca di aziende impiegate in diversi settori, da quello alimentare, con la presenza di marchi come Matilde Vicenzi, il cui nome deriva dalla sua fondatrice, che nel 1905 iniziò una piccola produzione di savoiardi, amaretti e altri pasticcini, da cui è nato l’attuale Gruppo Vicenzi. Poi Doria, specializzata nella produzione di biscotti e cracker, il pastificio Giovanni Rana e la Melegatti, nata nel 1894, alla quale si deve la ricetta del pandoro, e la Bauli. Ed anche l’Acqua Vera e Acqua Minerale San Benedetto. Ma il Veneto è rinomato anche per la produzione di occhiali, qui nascono aziende come Lozza, nata nel 1878, è il brand di occhiali più antico d’Italia, e i gruppi Safilo, De Rigo e Luxottica, che oltre a disegnare e fabbricare i propri prodotti, detengono le licenze per produrre e distribuire gli occhiali di diversi brand internazionali. Nel mondo della pelletteria e degli accessori per occhiali la Fedon. Qui nascono anche il gruppo industriale tessile Marzotto, la Benetton, la Geox, la Diadora, ed anche Lotto Sport, OVS, Coin e Carrera Jeans. Poi Alpinestars, azienda produttrice di attrezzi tecnici di sicurezza per moto e auto da corsa. Mentre nel settore arredo a complementi tra le aziende più conosciute troviamo Magis, Lago e la Tognana, che produce porcellane, e aziende come De’ Longhi, Riello e Fassa Bortolo, marchio storico nel mondo dell’edilizia.

Belluno_shutterstock_Di lorenza62

Belluno

La città di Belluno si trova ai piedi delle Dolomiti, nel parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Il suo centro regala scorci bellissimi, immersa in un paesaggio bellissimo, da qui infatti si vedono le vette delle montagne raggiungibili anche a piedi. Il suo centro storico, tra viuzze e portici, custodisce tesori artistici e architettonici, come il Duomo dedicato a San Martino, costruito nel VII secolo e poi ricostruito dopo il terremoto del 1873, che distrusse gran parte degli edifici cittadini. Poi il Palazzo dei Rettori, ex palazzo del governo veneziano, oggi sede della Prefettura, con il portico, le logge e le bifore, e la torre civica con l’orologio. In piazza Vittorio Emanuele si trovano il Teatro Comunale e Palazzo Fulcis, che ospita il Museo civico dove si possono ammirare opere di Bartolomeo Montagna, Domenico Tintoretto, Matteo Cesa, Andrea Brustolon, Marco e Sebastiano Ricci, Ippolito Caffi, ma anche le preziose collezioni di porcellane, rari bronzetti e placchette rinascimentali, una raccolta di disegni e incisioni di altissimo pregio. Mentre la sezione archeologica dei Musei civici è ospitata in due sale situate al piano terra del palazzo del Collegio dei Giuristi, dove sono esposti reperti che documentano la lunga storia della provincia dal Paleolitico medio all’alto medioevo, frutto di scavi e rinvenimenti effettuati a partire dalla seconda metà dell’800. Poco distante Porta Dojona, la porta più antica della città. Da Ponte della Vittoria si può ammirare uno dei paesaggi più belli, che mostra le montagne circostanti, mentre da Borgo Piave, partivano le zattere cariche di legname che prendevano il largo verso Venezia dove venivano costruite le navi.

Come abbiamo visto la provincia di Belluno è circondata dalle montagne, qui si possono percorrere sentieri escursionistici, e visitare paesi e borghi. Gli amanti del trekking possono scegliere tra i Monti del Sole e il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, mentre nell’Alpago si può visitare Tambre, ai margini del Bosco del Cansiglio. Qui i Veneziani si rifornivano di legname per costruire gli alberi maestri delle navi della Serenissima. Poi Feltre, antica città romana e successivamente importante centro nel Medioevo. Distrutta nel ‘500 e ricostruita dai veneziani che la arricchirono con palazzi dipinti ed affrescati. Da visitare anche Mel, nella Val Belluna, con il castello di Zumelle, e Sottoguda, piccolo borgo ai piedi della Marmolada, caratterizzato da numerosi tabièi, fienili in legno diffusi nell’area dolomitica usati dai contadini per il deposito del fieno e il ricovero del bestiame e degli attrezzi agricoli.

Padova_shutterstock_Di Sven Hansche

Padova

Una città bellissima, dove si intrecciano passato e presente, spiritualità, arte antica e contemporanea e scienza, un percorso unico che permette di scoprire antichi palazzi con affreschi del Trecento. Tra questi il Palazzo della Ragione e la Loggia dei Carraresi, e la Cappella degli Scrovegni con il prezioso ciclo degli affreschi di Giotto, le sculture di Donatello e il contemporaneo monumento Memoria e Luce realizzato dall’architetto Libeskind, un’imponente struttura luminosa realizzata in vetro e acciaio  in memoria delle vittime dell’attentato dell’11 Settembre 2001. E poi le Chiese, come la Basilica di Sant’Antonio, che ospita le reliquie del Santo, l’Abbazia di Santa Giustina e il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta, costruito a partire dal 1522 su progetto di Michelangelo Buonarroti. Altro simbolo della città Prato della Valle, una piazza di 88620 metri quadri, seconda per estensione solo alla Piazza Rossa di Mosca, con al centro Isola Memmia, un’area verde circondata da un lungo canale con una doppia fila di statue che rappresentano personaggi famosi del passato. Padova è anche città universitaria, a Palazzo del Bo si trova l’antica sede dell’Università degli Studi di Padova, che ha visto passare personaggi come  Leon Battista Alberti, Galileo Galilei, Niccolò Copernico e molte altre personalità che ne hanno fatto un’istituzione mondiale in molti campi della ricerca scientifica. Qui fu fondato nel 1545 il primo Orto Botanico universitario d’Europa, iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Da visitare anche il Museo Archeologico e il Museo d’Arte Medievale e Moderna che raccoglie opere dei grandi maestri della pittura italiana nel periodo dal 1300 al 1800, come il Crocifisso di Giotto, che prima si trovava sull’altare della Cappella degli Scrovegni.

Nella provincia di Padova si possono visitare città fortificate, antichi borghi in collina e parchi naturali, ma anche i luoghi dove dedicarsi al benessere e percorsi alla scoperta del vino locale. Molti anche i giardini, come il giardino di Villa Barbarigo, a Valsanzibio di Galzignano Terme dove si può visitare un affascinante esempio di giardino simbolico. Partendo dal Portale di Diana, seguendo un percorso allegorico caratterizzato dalla presenza di corsi d’acqua e fontane, si arriva fino al Piazzale delle Rivelazioni, luogo della purificazione. E il Castello di San Pelagio, anch’esso circondato da un bellissimo giardino ed un labirinto. Da qui il poeta Gabriele d´Annunzio partì per il Volo su Vienna dove compì la sua celebre impresa del lancio di migliaia di volantini inneggianti alla resa sopra la capitale austro-ungarica. Qui si possono visitare le Stanze Dannunziane e il Museo del Volo. Da vedere anche il Castello del Catajo, i Giardini di Villa Emo a Rivella e tra i borghi Arquà Petrarca, così chiamato perché qui stabilì la sua residenza finale Francesco Petrarca, dove è possibile visitare la sua ultima casa.

Rovigo_shutterstock_Di Andrea Padoan_ Scardovari

Rovigo

Rovigo è la più piccola provincia veneta, e si trova nel cuore della pianura Padana, stretta tra due grandi fiumi, il Po e l’Adige. Una città nata come feudo vescovile, nel corso del medioevo si arricchisce di monumenti e palazzi come la Torre Donà, emblema della città, e la Torre Mozza, residui dell’antica fortificazione medievale. Tra gli edifici religiosi che caratterizzano la città troviamo la Chiesa della Beata Vergine del Soccorso, dalla forma ottagonale e l’interno affrescato, è uno dei luoghi di culto più importanti della città. Poi il Duomo dedicato a Santo Stefano, costruito intorno all’anno 1000, e ultimato nel ‘400, con la facciata ancora incompiuta, al suo interno custodisce numerose opere d’arte.

Negli edifici signorili, il legame con la Serenissima è evidente a Palazzo Roverella è uno dei palazzi signorili più belli di Rovigo, oggi sede della pinacoteca dell’Accademia dei Concordi, una delle più importanti del Veneto e luogo di prestigiose mostre contemporanee. Mentre Palazzo Roncale ospita una collezione di mobili d’epoca, sculture ed arazzi e la collezione di artisti del Novecento della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Nell’ex Monastero Olivetano di San Bartolomeo invece si trova il Museo dei Grandi Fiumi, che racconta il territorio del Polesine, dall’Età del Bronzo al Rinascimento attraverso plastici ed installazioni multimediali.

La provincia di Rovigo comprende il territorio del Polesine, regione storica compresa tra l’Adige e il Po fino al Delta sull’Adriatico, caratterizzato dalla presenza di canali costruiti dalla Repubblica di Venezia durante la Bonifica. Il paesaggio è pianeggiante con strade costruite sugli argini dei canali che seguono l’andamento dei corsi d’acqua, luoghi perfetti per passeggiare in bicicletta, anche all’interno del Parco Naturale del Delta del Po, tra le province di Ferrara e di Rovigo. Moltissime le ville che costellano il territorio, costruite dai ricchi veneziani per trascorrere le vacanze lontani dalla città. Tra queste Villa Badoer, a  Fratta Polesine, patrimonio dell’Umanità per l’UNESCO, una delle più belle ville palladiane. Da visitare anche Adria con il suo antico centro storico, la cui storia è legata all’evoluzione del Delta del Po e ai commerci fluviali in epoca greca e romana, Rosolina Mare, una delle località turistiche della zona del Polesine, e la laguna di Caleri il luogo adatto per osservare uccelli migratori e stanziali, tra i quali i bellissimi fenicotteri rosa.

Treviso_shutterstock_Di romeovip_md

Treviso

Nel cuore della regione, Treviso è una città ricca di storia che racchiude all’interno delle sue mura meraviglie artistiche di gran pregio. A caratterizzare la città la presenza del fiume Sile e dei canali e le case porticate con le facciate affrescate. A Piazza dei Signori si trovano gli edifici più importanti della città, il Palazzo del Podestà, che risale al 1400, la Torre Civica e il Palazzo dei Trecento. Mentre a Piazza dei Signori si trova la Loggia dei Cavalieri, una struttura ad archi costruita nel 1200 per permettere ai nobili di partecipare ai giochi di società, e il Palazzo dei Trecento, importante esempio di architettura romanica. Tra gli edifici religiosi la chiesa più grande della città è la Chiesa di San Nicolò, costruita nel XII secolo dai frati domenicani grazie ai lasciti di Benedetto XI, mentre il Duomo dedicato a San Pietro Apostolo custodisce la pala dell’Annunciazione del Tiziano. Da visitare anche i Musei Civici nelle sedi di Santa Caterina e del Museo Luigi Bailo e Ca’ dei Carraresi, che ospita importanti mostre internazionali.

Nella provincia di Treviso da visitare Asolo, famoso per la fortezza che si trova sulla cima del Monte Ricco che si affaccia su un paesaggio meraviglioso, Follina con l’Abbazia di Santa Maria e Cison di Valmarino, famosa per il Castello Brandolini. Questo è un luogo ideale per dedicarsi a passeggiate ed escursioni a contatto con natura e storia, seguendo itinerari da percorrere a piedi, in bicicletta o a cavallo.

Venezia_shutterstock_Di Catarina Belova_

Venezia

Venezia è un museo a cielo aperto, una città unica e poetica, uno dei Siti Unesco più straordinari del mondo. Ogni angolo regala scorci mozzafiato, tra palazzi decorati e canali attraversati da ponti e gondole. Arte antica e contemporanea si mescolano tra le calle e i ponti. La storia della città, le influenze orientali e quelle greco-bizantine sono perfettamente amalgamate con gli stili tipici del territorio con risultati visibili nei più importanti monumenti della città come Piazza San Marco, la Basilica di San Marco, il Campanile e il Palazzo Ducale, ma anche nel Ponte dei Sospiri e in quello di Rialto. Molti i musei in città che custodiscono opere d’arte inestimabili, come i capolavori del Tintoretto nella Scuola di San Rocco, la Collezione Peggy Guggenheim che raccoglie grandi capolavori di artisti come Boccioni, Chagall, Dalì, Magritte, Modigliani, Picasso, Warhol. Le Gallerie dell’Accademia,  la più importante galleria al mondo di pittura veneziana tra XIV e XVIII secolo, la Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro che ospita importanti dipinti e sculture del XIX e XX secolo e il Museo d’Arte Orientale. Città viva e sempre attenta al contemporaneo, grazie alla presenza dellUniversità Ca’ Foscari e alla Biennale, istituzione culturale tra le più note e prestigiose al mondo che organizza esposizioni dedicate ad arte, architettura, cinema, danza, musica e teatro.

Venezia è la sua Laguna e le sue isole, uno scrigno di inestimabili tesori artistici, architettonici e paesaggistici. Da non perdere una visita a Murano per conoscere l’arte del vetro, e a Burano per ammirare il borgo di pescatori con le caratteristiche case colorate e le ricamatrici che portano avanti la tradizione del merletto. Ma anche Pellestrina e Torcello, che custodiscono ciascuna tradizioni artigianali e antichi mestieri. In zona non manca neanche la possibilità di fare un’escursione nel verde, per esempio all’oasi WWF di Valle Averto o al Parco delle Giare, o passeggiare in bicicletta tra i canali lungo la Ciclovia di Chioggia, attraverso Sottomarina, Isola Verde, Cavanella d’Adige. Per chi preferisce conoscere l’enogastronomia del territorio c’è la Strada dei Vini dei Dogi, oppure si può navigare in battello sulla Riviera del Brenta, per ammirare le ville storiche costruite tra il 1500 e il 1700 simbolo della ricchezza veneziana di un tempo.

Verona_shutterstockDi Olena Z

Verona

La città di Romeo e Giulietta  ma anche una città d’arte, il cui centro storico è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Unesco. Simbolo della città la sua Arena, anfiteatro romano che ospita importanti concerti ed eventi. Poi la Casa di Giulietta e Castelvecchio, ex fortezza militare, oggi sede del museo d’arte medievale, rinascimentale e moderna. Un centro storico arricchito da splendidi palazzi nobiliari ed imponenti palazzi militari, come Palazzo Barbieri, sede del comune, e Palazzo della Gran Guardia.E poi gli edifici religiosi come il Duomo dedicato a Santa Maria Matricolare, all’interno del quale è conservata una pala del Tiziano, la Basilica di Sant’Anastasia in stile gotico, e la Basilica di San Zeno, che custodisce il trittico del Mantegna. Altro luogo importante in città è l’antichissima Biblioteca Capitolare che custodisce antichi manoscritti.

La provincia di Verona si estende fino alle rive del Lago di Garda, qui si possono visitare Peschiera del Garda, Lazise, Bardolino, Garda, Torri del Benaco, Brenzone e Malcesine. Per una passeggiata immersi nella natura si può salire sul Monte Baldo, dove, oltre poter sciare d’inverno, si può ammirare la grande varietà di flora e fauna, e cercare di avvistare l’aquila reale e magari l’orso bruno. Qui anche il Santuario della Madonna della Corona. La zona della Valpolicella è conosciuta per l’ottima produzione di vini, rinomati in tutto il mondo e con denominazione DOC. Qui il paesaggio collinare è disseminato di vigneti, e di ville costruite durante il dominio della Repubblica di Venezia, diventate famose con l’architetto Andrea Palladio, visitabili grazie all’Associazione Ville Venete. In questa provincia si trova anche il parco giardino Sigurtà, a Valeggio sul Mincio, che copre più di 600.000 metri quadri. Da visitare anche Borghetto, un piccolissimo borgo con i mulini lungo le rive del Mincio e il Castello Scaligero, integrato in un complesso fortificato.

Vicenza_shutterstock_Di Marco Ossino_

Vicenza

Vicenza è una delle perle della regione, qui il famoso architetto Andrea Palladio progettò e costruì la maggior parte dei suoi capolavori tanto che ad oggi la città rientra nel Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Diversi stili architettonici caratterizzano la città, dal romanico, al barocco fino al neoclassico. Il centro della città è Piazza dei Signori, con le sue due colonne, quella con il leone di San Marco e quella con il Cristo Redentore in onore della città e dei suoi cittadini. Qui si trovano la Basilica Palladiana, con accanto la Torre Bissara, alta 82 metri, il Palazzo del Monte di Pietà con al centro la facciata della Chiesa di San Vincenzo e il Palazzo del Capitaniato, costruito da Andrea Palladio nel 1565 per dare una degna sede al capitanio, il rappresentante della Repubblica di Venezia. Da visitare il Teatro Olimpico di Vicenza e Palazzo Chiericati, che ospita la Pinacoteca Civica che raccoglie opere di Tintoretto, Veronese, Van Dyck, Tiepolo, ma anche Carlo Carrà, Filippo de Pisis, Vedova, Mafai, Arturo Martini, Picasso e un centinaio tra dipinti, sculture e incisioni di Manet, Pissarro, Picasso, Canaletto e Giambattista Tiepolo. Tra le opere di palladio anche la Villa La Rotonda e la Loggia Valmarana. Mentre la Villa Valmarana ai Nani custodisce affreschi di Giambattista e Giandomenico Tiepolo. Vicenza offre anche numerosi parchi, alcuni anche storici come Campo Marzo, i Giardini Salvi e Parco Querini.

La provincia di Vicenza è perfetta per gli amanti dello sport e delle escursioni, ma anche per chi ama visitare città medievali. Da visitare l’altopiano di Asiago, i Monti Berici e Recoaro Terme, ed anche Bassano del Grappa e Marostica, per città medievali dove degustare le ottime grappe.

I parchi del Veneto

Una regione ricca di Parchi e Aree naturali protette che costituiscono il Sistema Parchi del Veneto, di cui fanno parte il Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi, cinque Parchi Regionali, sei Riserve Naturali Regionali, quattordici Riserve Naturali Statali, due Zone Umide di importanza internazionale, nove Foreste Demaniali Regionali e diversi Parchi e Riserve Regionali di Interesse Locale.

Le eccellenze del Veneto

Le eccellenze della regione passano dal food, con 28 vini a denominazione di origine controllata DOC e 14 vini a denominazioni di origine controllata e garantita DOCG, come Soave, Valpolicella, Bardolino, Recioto, Prosecco. I Formaggi DOP come Asiago, Casatella Trevigiana, Grana Padano, Montasio, Monte Veronese, Provolone Valpadana, Taleggio e Piave. Il Prosciutto Veneto Berico Euganeo DOP, la Sopressa Vicentina DOP, lo zampone ed il cotechino tipici della provincia di Verona e Rovigo, il riso Vialone Nano Veronese IGP e il Riso del Delta del Po IGP coltivato nella provincia di Rovigo. E poi il radicchio, tra le colture più diffuse sul territorio regionale, qui si produce la metà del totale nazionale, con 5 tipologie a marchio Igp: il rosso di Treviso nelle varietà precoce e tardivo, il variegato di Castelfranco, il rosso di Chioggia, e quello di Verona. E l’asparago bianco di Bassano, l’asparago bianco di Cimadolmo e l’asparago di Badoere. Non solo food, il Veneto ha anche una fiorente tradizione artigiana, ancora viva e molto apprezzata, la lavorazione più conosciuta è quella del vetro a Murano, il vetro soffiato e le tipiche murrine colorate, prodotti che hanno reso famosa l’isola in tutto il mondo. Ma il Veneto è anche lavorazione del ferro battuto nel Cadore, le porcellane di Bassano del Grappa, la lavorazione del legno che si tramanda nelle zone di montagna, i favolosi merletti di Burano, le maschere che nascono dalla celebrazione del Carnevale e la costruzione delle gondole. E la lavorazione dell’argento e dell’oro a Vicenza, a cui è dedicata Vicenzaoro, il più grande Salone europeo dedicato all’Oreficeria e alla Gioielleria.

La cucina locale

Tra i piatti più conosciuti della regione troviamo il baccalà alla vicentina, una ricetta le cui origini risalgono al XV/XVI secolo. Merluzzo essiccato, cipolla, farina, latte e olio, da servire assieme alla polenta, preparato con una cottura lenta, di circa 4 ore. I Bigoi de Bassàn, pasta lunga ruvida condita con ragù d’anatra o con una salsa cremosa a base di alici, cipolla e vino. Le sarde in saor, letteralmente sardine in sapore, antipasto freddo a base di sardine e cipolle in agrodolce, a cui si aggiungono eventualmente pinoli e/o uvetta, risi e bisi, un risotto con i piselli, gli gnocchi con la fioreta, impastati con la fioreta, una specie di ricotta molto liquida prodotta nelle malghe, invece che con le patate. Poi polenta e sopressa DOP vicentina, salume morbido e cremoso, dal sapore delicato e profumo speziato e la Sopa Coada, o Zuppa Covata, è un piatto povero, fatto di avanzi di pane, verdure, brodo caldo e piccione. Tra i dolci le frittelle di Carnevale, il tiramisù, conteso con il vicino Friuli Venezia Giulia, la focaccia, pane pasquale dolce a lunga lievitazione, glassato a piacimento con mandorle e zucchero e la pinza veneta, una torta contadina che si preparava con il pane raffermo e ingredienti stagionali.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • A Sandrigo, in provincia di Vicenza, dal 1987 esiste anche la Confraternita del Bacalà, una confraternita a tutti gli effetti, con il proprio stemma, riunioni e cerimonie di investitura, che ha lo scopo “di difendere, conservare e promuovere il piatto tipico vicentino e, più in generale, di incoraggiare la cultura gastronomica locale e il turismo ad essa legato”.

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