Oltre alla scelta del design, è bene sapere che un ufficio deve rispettare determinate norme. Ecco cosa sapere a riguardo e sull’obbligo finestre uffici.
Per realizzare un ufficio a norma, è necessario rispettare le regole e le norme dettate direttamente dalla legge. Di seguito maggiori informazioni sull’obbligo finestre uffici.
Perché esistono delle regole per avere un ufficio a norma?
L’ufficio è uno degli ambienti più abitati, dove le persone vi trascorrono diverso tempo all’interno ogni giorno. Di conseguenza, la legge prevede diverse norme da rispettare in merito alla costruzione e dimensione degli spazi, alla struttura visiva, all’illuminazione e alla sicurezza sul lavoro. Si tratta, quindi, di direttive che non riguardano la pura estetica dell’ambiente: qui, infatti, entra in gioco il rapporto stesso della persona con l’ambiente e il adeguarsi. In genere, le principali normative per quanto concerne la costruzione di un ufficio sono nello specifico il decreto legislativo del 2008 numero 81 e il decreto legislativo numero 242 del 1996.
Infine, prima di seguire le regole di costruzione di un ufficio a norma, è bene scegliere la tipologia di ambiente di riferimento. La pianificazione e progettazione, infatti, può variare in base all’utilizzo finale dell’ambiente. Tra le tipologie più diffuse vi sono:
- Ufficio con differenti aree adibito anche con zone per il lavoro di gruppo;
- Ufficio a pianta cellulare, ovvero progettato in modo che ogni lavoratore abbia la propria postazione per lavorare singolarmente;
- Uffici open space per i costanti lavori di gruppo.
Dimensioni e misure da rispettare: ecco cosa sapere
Come già evidenziato, quindi, prima di scegliere il design e l’arredamento del proprio ufficio è bene organizzare gli ambienti rispettando le norme della legge. In particolare, quest’ultima impone che le dimensioni minime di un ufficio devono essere di almeno 9 metri quadri a stanza. Per quanto riguarda l’altezza, invece si parla di 2,70 metri e, inoltre, 5 metri quadri a disposizione per ogni lavoratore presente. In riferimento all’altezza da rispettare, questa può essere trasgredita soltanto in riferimento alla zona bagno e all’area spogliatoi. In particolare, la stanza che presenta il wc deve presentare almeno un metro di altezza e la doccia deve essere grande almeno 1 metro quadrato con 1.20 metri di altezza.
Infine, nel caso in cui si decide di costruire un ufficio nel soppalco di casa, è bene considerare che questi non devono essere di superficie superiore ai due terzi della stanza di riferimento. Di conseguenza, l’altezza deve essere tanto quanto quella della stanza.
La scelta dell’illuminazione e dell’areazione da non sottovalutare
Come già anticipato, uno dei fattori più importanti in merito alla costruzione di un ufficio è l’illuminazione. Secondo il piano stabilito dalla UNI EN 12464, si prevede che un ufficio a norma deve garantire un’illuminazione compresa tra 300 e 500 lux. Quest’ultimo dato deve essere considerato sempre in base all’apporto di luce naturale che è possibile ricevere ogni giorno. Inoltre, è bene evidenziare che l’illuminazione deve essere disposta in modo che vi siano diversi punti luce posizionati in zone strategiche, così da evitare angoli oscurati.
In aggiunta, un altro fattore particolarmente importante è quello dell’areazione. Nel caso in cui si reputa insufficiente, secondo quanto previsto dalla norma UNI 10339, sarà necessario installare dei veri e propri impianti per il passaggio dell’aria pulita. Infine, trattandosi di un ambiente lavorativo, il rumore esterno è una tematica abbastanza delicata. In genere, l’idea migliore è quella di utilizzare delle pareti particolarmente solide così da limitare l’influenza acustica nell’ambiente.
Obbligo finestre uffici: cosa dice la norma?
Infine, per progettare un ufficio a norma è necessario rispettare tutti gli obblighi in merito alle finestre e ai vari punti di accesso. In particolare, le finestre i lucernari o le pareti vetrate devono essere in grado di evitare un surriscaldamento eccessivo dell’ambiente durante le ore più soleggiate della giornata. Per questo, si dovrà intervenire installando dei degli schermi di irraggiamento solare diretto, come per esempio le tapparelle o i frangisole.
Per quanto riguarda gli altri punti di accesso e uscita, invece, tutti gli uffici devono presentare vie di uscite alternative e veloci per raggiungere l’uscita più vicina dalla struttura. In particolare, dove è prevista più di un’uscita di emergenza, il percorso di fuga non deve superare i 30 e i 60 metri per le aree a rischio di incendio basso ed elevato. L’altezza minima prevista per le porte di accesso è di 200 centimetri, mentre la larghezza è stabilita direttamente dalle norme anti incendio. Infine, è importante che le porte di sicurezza possano essere facilmente aperte a spinta, per cui è importante non chiuderle a chiave.