Il Bonus Asilo Nido 2022 dà la possibilità di chiedere un rimborso fino a 3.000 euro. Il rimborso viene calcolato in base alle rette di iscrizione pagate e all’ISEE minorenni. Ecco come richiederlo e a chi spetta.
Bonus asilo nido 2022
Dalla nostra rubrica dedicata a tutti i Bonus disponibili per gli abitanti italiani, oggi proponiamo un approfondimento sul Bonus Asilo Nido 2022. Si tratta di una misura gestita dall’INPS rivolta a tutte le famiglie italiane che consente di accedere ad un rimborso fino a 3.000 euro. Ma andiamo nel dettaglio.
Come sapere che cifra ci spetta del Bonus? Innanzitutto dobbiamo sapere che l’importo dipende dai mesi di iscrizione all’asilo, somma corrisposta e valore dell’ISEE minorenni relativo al nucleo familiare beneficiario.
Bonus asilo nido 2022: chi ha diritto al rimborso
Questo bonus è stato introdotto dal 2016 e successivamente ritoccato dalla Legge di Bilancio 2020. Il Bonus Asilo Nido nasce proprio come contributo pubblico alle famiglie da parte dell’INPS per il pagamento delle rette dei nidi pubblici e privati autorizzati.
Per i bambini con disabilità il bonus è riconosciuto per l’assistenza domiciliare.
L’importo del bonus riconosciuto viene determinato dal valore dell’ISEE minorenni presentato, diviso in tre diverse fasce:
- bonus nido fino a 3.000 euro per le famiglie con ISEE fino a 25.000 euro;
- bonus nido fino a 2.500 euro per le famiglie con ISEE da 25.001 euro a 40.000 euro;
- bonus nido fino a 1.500 euro per le famiglie con ISEE da 40.001 euro in su.
Bonus asilo nido | Limite ISEE minorenni | Importo mensile |
---|---|---|
3.000 euro | 25.000 euro | 272,70 euro per 11 mensilità |
2.500 euro | da 25.001 a 40.000 euro | 227,20 per 11 mensilità |
1.500 euro | da 40.001 | 136,30 euro per 11 mensilità |
Presentare la domanda INPS per il bonus asilo nido entro il 31 dicembre
La domanda può essere presentata dai genitori dei figli minori nati o adottati in possesso dei seguenti requisiti:
- cittadinanza italiana, UE o titolari di permesso di soggiorno, carta di soggiorno o rifugiati politici e titolari di protezione sussidiaria;
- residenza in Italia;
- il genitore che presenta domanda deve essere l’intestatario delle ricevute di pagamento della retta dell’asilo nido.
La scadenza per fare domanda è datata al 31 dicembre 2022.
La domanda deve essere presentata sul sito INPS mediante lo specifico servizio, ossia Contact Center o tramite Istituti di Patronato. Per fare la richiesta del Bonus Asilo Nido dovrà essere allegata alla domanda sul sito anche la ricevuta di pagamento della prima retta pagata o, in caso di nidi pubblici, la documentazione di iscrizione o inserimento in graduatoria.
Bonus asilo nido 2022: i documenti richiesti
Il Bonus Asilo Nido viene erogato solo dopo aver inviato i documenti che attestano il pagamento delle rette.
I documenti necessari per il bonus nido sono i seguenti:
- ricevuta o quietanza di pagamento,
- fattura quietanzata,
- bollettino bancario o postale,
- per i nidi aziendali, attestazione del datore di lavoro o dell’asilo nido dell’avvenuto pagamento della retta o trattenuta in busta paga.
Le ricevute corrispondenti ai pagamenti delle rette relative ai mesi successivi al primo devono essere allegate, anche da dispositivo mobile/tablet tramite il servizio “Bonus nido” dell’App “INPS mobile”, entro la fine del mese di riferimento e, comunque, non oltre la scadenza del 1° aprile dell’anno successivo.
Nella documentazione da inviare dovranno essere contenute le seguenti informazioni:
- la denominazione e la Partita Iva dell’asilo nido;
- il CF del minore;
- il mese di riferimento,
- gli estremi del pagamento o quietanza di pagamento;
- il nominativo del genitore che sostiene l’onere della retta.
Per l’invio dei documenti relativi alle spese sostenute, adempimento obbligatorio per beneficiare dell’assegno mensile, sarà possibile utilizzare l’App INPS Mobile, scaricabile sugli store ufficiali sia Apple che Android.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- Sai quanti nidi ci sono in Italia? Al 31 dicembre 2019 sono attivi sul territorio nazionale 13.834 servizi per la prima infanzia, circa 500 in più rispetto all’anno precedente. I posti complessivi sono 361.318, di cui il 50% all’interno di strutture pubbliche, a titolarità dei comuni.
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