In vista del prossimo Salone del Mobile, la redazione di Habitante ha avuto il piacere di incontrare Virginio la Rocca, proprietario dell’omonimo Atelier, situato a Milano in Via Leopardi, 27.
Da calciatore ad arredatore, fino a collaboratore e fornitore di Andrea Castrignano: è proprio vero che, quando c’è passione, tutto è possibile. La storia di Virginio La Rocca ci ha colpiti perché ci insegna a credere sempre nei sogni e a inseguirli con dedizione e professionalità.

Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.
Dal campo da calcio all’atelier, quando è nata la tua passione per il mondo dei rivestimenti e dei parati?
La passione per i tessuti credo sia stata solo una conseguenza dovuta alla mia infanzia e alle mie origini.
Sono nato in un paese vicino Napoli, famoso per la sua storia nel tessile e probabilmente l’amore per questo mondo era già scritto nel mio DNA.

Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.
Come mai, però, hai preferito la carriera da calciatore?
Sono cresciuto con un pensiero fisso per lo sport . Il calcio mi piaceva così tanto che ero convinto che sarebbe dovuto diventare il mio lavoro. E così è stato. Grazie alla mia passione e determinazione sono diventato un calciatore professionista. Ho avuto una carriera piena di grandi soddisfazioni. Purtroppo alcuni infortuni fisici mi hanno impedito di poter arrivare a giocare il campionato di serie A e mi hanno spinto ad immaginare un futuro alternativo a quello calcistico.

Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.
Come ti sei riavvicinato, dunque, al mondo dei tessuti?
Sicuramente grazie al mio soggiorno in Argentina. Ho vissuto in Argentina per diversi anni, circondato da colori pastello e tessuti colorati che facevano crescere in me, ogni giorno di più, la voglia di creare tessuti e parati per gli ambienti. Creazioni originali e personalizzate che rendessero felici potenziali clienti, senza snaturarne la personalità e l’identità.

Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.

Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.
Come ha avuto inizio la tua carriera nel settore dell’arredamento?
Mi ritrovai a lavorare come fattorino in uno dei negozi di tessuti d’arredamento più storici (1829) e importanti di Milano. Ero circondato da tele pregiate e mi bastava questo per essere felice, non importava che fossi un semplice fattorino.
Sono rimasto in questo Atelier per ben 22 anni, crescendo in modo lento ma costante ed imparando a lavorare con i clienti in maniera molto professionale.

Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.
Il mio maestro, il proprietario Carlo Belgir, col tempo si accorse di me e della mia spiccata capacità di trovare sempre il tessuto giusto da proporre al cliente. Divenni così il suo braccio destro e fui coinvolto in progetti prestigiosi al servizio di clienti esigenti.
Una scuola unica che mi ha permesso di assorbire il gusto e di lavorare in alcune tra le case più belle non solo d’Italia ma anche d’Europa e oltre.
Quando hai deciso di aprire la tua attività?
Quando sentivo, finalmente, di aver trovato completamente la mia identità.
Sono serviti enormi sacrifici, miei e della mia famiglia, per avviare l’attività e dar vita all’Atelier Virginio La Rocca.

Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.
Quali sono i punti di forza del tuo Atelier?
Sicuramente la professionalità del servizio offerto. Una consulenza attenta, grande capacità di ascolto del cliente, puntualità nel servizio ed estrema gentilezza, trasparenza e correttezza.
L’Atelier si distingue sicuramente per il gusto. Un gusto d’altri tempi che si esprime tramite una ricerca, quasi maniacale, dei tessuti e dei materiali giusti.

Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.
L’Atelier vuole offrire progetti esclusivi che coniughino classico e moderno dando vita ad uno stile originale ed innovativo.
L’attenzione al dettaglio la fa da padrona: spesso, se il rivestimento più giusto per un cliente non esiste in Atelier, viene disegnato da me su misura e fatto realizzare appositamente per il progetto. Così entra a far parte dell’archivio dell’Atelier di Via Leopardi, 27.
So che collabori col noto designer e conduttore televisivo Andrea Castrignano…
Si, Andrea si serve spesso dei parati e rivestimenti dell’Atelier Virginio La Rocca. Inoltre, prossimamente, sarò protagonista in alcune puntate del noto programma TV da lui condotto “Cambio casa, Cambio vita”, in onda sul La 5.

Virginio La Rocca: da calciatore ad arredatore.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Il mio obiettivo è quello di continuare a crescere, cercando di creare una linea ben precisa dell’Atelier, per soddisfare i clienti, trasmettendo loro tutta la passione e l’amore che ho, per quello che faccio nella vita.
Claudia Sgalambro
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