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L’acqua potabile è il nostro oro blu, alcuni consigli su come preservarla

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L’acqua è la sostanza liquida più importante presente sul pianeta Terra. E’ un bene prezioso di cui tendiamo a fare un uso distratto dimenticando che da esso dipende ogni aspetto della vita, e la vita stessa ha avuto origine dall’acqua. Ci basta leggere due semplici dati scientifici per capire l’importanza di questa risorsa:

– l’acqua ricopre il 73% circa della superficie terrestre;

– il nostro corpo è costituito per oltre il 65% di acqua.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stabilito che fa parte dei diritti umani fondamentali poter disporre di almeno 50 litri di acqua al giorno:

  • 5 litri di acqua potabile (10%);
  • 15 litri per i bisogni fisiologici (30%);
  • 10 litri per la cottura dei cibi (20%);
  • 20 litri per l’igiene personale (40%).

Come è noto non tutte le fonti disponibili sulla Terra ci forniscono acqua potabile. L’acqua, pertanto, prima dell’utilizzo deve essere sottoposta a trattamenti di potabilizzazione: viene infatti definito “ciclo antropico dell’acqua” tutto il percorso che quest’ultima compie dalla fonte, al prelievo, stoccaggio in serbatoi, potabilizzazione, all’utenza domestica dove viene usata per essere poi raccolta nella rete fognaria e da questa condotta fino all’impianto di depurazione per essere disinquinata e sversata in un corpo idrico ricettore.

L’utilizzo dell’acqua potabile nel mondo

Ovviamente il nostro oro blu non viene utilizzato solo in ambito domestico, ma anche industriale ed agricolo, pertanto anche in questo caso essa deve possedere caratteristiche di qualità idonee e compatibili con il suo successivo utilizzo.

utilizzo dell'acqua nel mondo
Source: www.fao.org

I principali consumi di acqua si riferiscono all’agricoltura (70%), all’industria (22%) e alle aree urbane (8%). In agricoltura l’acqua è principalmente utilizzata per l’irrigazione dei campi. Nelle attività industriali, invece, i consumi si riferiscono essenzialmente alle acque di processo. Nelle aree urbane, infine, l’acqua è usata a servizio delle abitazioni (attività residenziale), per le attività commerciali e artigianali oppure per i servizi pubblici.

Credits: www.pixabay.com

Ma quanta acqua consumiamo nelle nostre abitazioni? L’OMS indica in 50 litri il minimo quantitativo di acqua di cui ogni individuo dovrebbe disporre quotidianamente.

Un’economia domestica occidentale consuma mediamente 180 litri procapite al giorno (dotazione idrica) distinti approssimativamente come segue:

  • toilette 60 L/ab/d (33.3%)
  • bagno e doccia 35 L/ab/d (19.4%)
  • lavatrice 30 L/ab/d (16.7%)
  • cucina, lavaggio piatti a mano 25 L/ab/d (13.9%)
  • cura del corpo, lavaggio biancheria a mano 20 L/ab/d (11.1%)
  • lavastoviglie 05 L/ab/d (2.8%)
  • altro 05 L/ab/d (2.8%)
  • totale 180 L/ab/d (100.0%)
inquinamento dell'acqua
Source: G. De Feo, Fenomeni di inquinamento e controllo della qualità ambientale, Aracne 2008

Partendo proprio da questi ultimi dati ci rendiamo conto che è indispensabile applicare un nuovo metodo domestico di consumo dell’acqua, adottare un nuovo stile di vita più attento all’ambiente.

Accorgimenti utili per ridurre il consumo d’acqua

Vediamo alcuni accorgimenti utili:

  • applicare un riduttore di flusso ai rubinetti di casa, per un risparmio fino al 30% di acqua;
  • scegliere la doccia al posto della vasca da bagno, per un risparmio di circa 4 volte dell’acqua consumata;
  • tenere il rubinetto aperto solo per il tempo necessario;
  • utilizzare la lavatrice solo a pieno carico pulendo periodicamente il filtro;
  • lavare piatti, frutta e verdura in una bacinella, usando l’acqua corrente solo per il risciacquo;
  • riutilizzare l’acqua adoperata per innaffiare il giardino o lavare l’automobile;
  • innaffiare le piante di sera, dopo il tramonto l’acqua evapora più lentamente.

Tra le proposte commerciali che troviamo sul mercato per avere uno standard qualitativo elevato di acqua potabile, scopriamo il mondo dei filtri domestici per i rubinetti.

Chiaramente facciamo riferimento a impianti idrici domestici collocati in aree in cui sono prese soluzioni a monte, cioè a livello di interi acquedotti e reti idriche municipali.

I filtri domestici non fanno miracoli, tutt’al più riescono a togliere quel fastidioso sapore di cloro che contraddistingue l’acqua di alcune città.

Dunque gli apparecchi in commercio che affermano di purificare l’acqua devono essere impiegati solo su acqua già potabile: non ci si deve illudere che l’introduzione di uno di questi filtri a un pozzo o a una cisterna casalinga trasformi come d’incanto quell’acqua in acqua potabile.

Filtri meccanici per migliorare la qualità dell’acqua

Esistono filtri meccanici, a carboni attivi, a scambio ionico, membrane di separazione per la microfiltrazione o a osmosi inversa. La filtrazione meccanica è quella più intuitiva: si effettua generalmente con cartucce filtranti ad azione meccanica, interponendo al passaggio dell’acqua una barriera costituita da un maglia filtrante che trattiene tutte le sostanze di dimensioni fisiche superiori che vogliamo eliminare.

Tutte queste pratiche hanno lo scopo di addolcire l’acqua potabile eliminando elementi chimici e particelle sospese che, attraverso il sistema di potabilizzazione sono state già eliminate dal gestore del sistema idrico, ma che allo stesso tempo servono a garantire i periodici controlli sui parametri microbiologici, chimici e fisici previsti dal Decreto Legislativo 31/2001.

Per chi invece ama l’acqua gasata può fare riferimento alle ormai diffusissime “Casa dell’acqua” scegliendo quindi anche acqua potabile gasata, sicura e sana. Per quanto riguarda la riduzione dell’inquinamento non è l’addolcitore d’acqua che inquina meno, ma il fatto che utilizziamo l’acqua del rubinetto e non acqua in bottiglia. Per legge l’acqua potabile è definita idonea per al consumo umano, in quanto sottoposta a rigide procedure di analisi e controllo della sua composizione organolettica e dei parametri individuati dall’OMS.

Le caraffe filtranti per migliorare la qualità dell’acqua

In ultimo troviamo anche le caraffe filtranti che possono migliorare la qualità dell’acqua. Questo oggetto anche di design per le nostre case ha diverse difficoltà rispetto ai filtri dei rubinetti: primi tra tutti ci sono i problemi di aumento di carica batterica che si verificavano alcuni anni fa, ora controllati dall’argento presente nelle cartucce filtranti della caraffa; oppure il rischio di ammonio di alcune cartucce. Importantissima però è la manutenzione di questo strumento casalingo: va sostituita la cartuccia mediamente una volta al mese (o con la frequenza indicata dal produttore) anche se la caraffa dell’acqua viene usata poco, poiché i processi chimici vanno a degradare la cartuccia.

Source: www.leroymerlin.it/

La giusta scelta di un accorgimento piuttosto che l’altro per la nostra casa passa sempre attraverso l’informazione e la sensibilizzazione verso il patrimonio naturale che abbiamo a disposizione. Per il raggiungimento di un’alta qualità della vita è indispensabile un attento consumo delle risorse naturali che possediamo evitando tutti gli sprechi a cui purtroppo spesso siamo abituati.

 

 

Serena Giuditta

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