Vai al contenuto
Case Passive Italia

Case Passive in Italia: la lista completa dove andare a vivere in autosufficienza

Condividi L'articolo su

Case Passive in Italia: la lista completa dove andare a vivere in autosufficienza. Già da tempo in Italia è possibile vivere off-grid in una casa ecologica, completamente autosufficiente ovvero che non richiede il bisogno di rivolgersi a fornitori esterni per l’energia necessaria per vivere.

Case Passive Italia
Case Passive in Italia la lista completa dove andare a vivere in autosufficienza – shutterstock foto di Robert and Monika

Cos’è la casa passiva

La casa passiva è molto diffusa nel Nord Europa dove esiste anche una forte cultura del risparmio. La casa passiva, o passivhaus in tedesco, è un’abitazione che copre la maggior parte del fabbisogno termico grazie a dispositivi passivi scollegati dalle reti di elettricità, gas, sistema fognario, connessione internet. Abitazioni a zero impatto ambientale che sfruttano tutta la tecnologia della bioarchitettura. In particolare, un perfetto isolamento, impianti di ventilazione e masse di accumulo tramite materiali con elevata capacità termica come pietra, legno e argilla.

Pertanto, la casa passiva è caratterizzata da energia geotermicapannelli fotovoltaiciirraggiamento solare trasmesso dalle finestre e calore generato dagli elettrodomestici o dagli abitanti stessi della casa. Le case passive sono nate in Svezia alla fine degli anni ‘70 e si sono diffuse soprattutto nei paesi del Nord Europa. In Italia sono arrivate nei primi anni 2000 in Trentino Alto Adige, ma oggi è possibile trovarle su tutto il territorio nazionale.

Il valore di una casa passiva

Una casa passiva può arrivare ad essere completamente autosufficiente dal punto di vista energetico. Ciò consente di ridurre al minimo l’importo delle bollette, ma non eliminarle del tutto. Infatti, eliminata quella del gas, né quella della luce né quella dell’acqua possono essere eliminate del tutto.

Inoltre, i prezzi delle case passive sono molto più convenienti rispetto a quelli delle case tradizionali e si costruiscono in tempi molto più brevi. Una casa passiva basica può anche costare dai 7 ai 10 mila euro. I modelli più sofisticati possono arrivare a prezzi come 70-80 mila. Insomma, una convenienza non solo per il pianeta ma anche per le tasche di chi la sceglie.

In realtà però, in Italia, ad oggi, vivere off-grid al 100% non è ancora possibile. Ciò a causa dei regolamenti – variabili da comune a comune e da regione a regione – che vincolano il concetto di abitabilità alla dipendenza dalla rete.

Case Passive Italia
Case Passive in Italia la lista completa dove andare a vivere in autosufficienza – shutterstock foto di Takako Picture Lab

La lista delle case passive in Italia

In Italia ci sono già alcuni esempi di case passive. In fase di progettazione o in costruzione. Eccone alcune:

Country Due

Un complesso residenziale sui colli piemontesi a pochi minuti da Asti. Questo è composto da 11 ville in classe energetica A4, prive di allaccio alla rete gas e dotate di tetto fotovoltaico ad alta efficienza. Inoltre, all’interno del complesso grazie agli impianti di ricarica si ha la possibilità di utilizzare la mobilità elettrica.

Il progetto Biosphera 2.0

Realizzato in collaborazione con il Politecnico di Torino e l’Università della Valle d’Aosta, è una casa passiva in grado di azzerare i consumi. È un appartamento di 25 mq itinerante e mobile. Già testato in varie città con condizioni climatiche diverse.

La Casa Attiva di Trezzo Tinella

Un edificio caratterizzato da consumi bassissimi (2kWh/m2anno) e da una capacità produttiva di energia da fonti rinnovabili in grado di superare i fabbisogni energetici. Infatti, oltre a tecniche di isolamento innovative, è dotata di sistema geotermico orizzontale a scambio col terreno, una sezione eolica verticale e una fotovoltaica.

Il Bivacco Pasqualetti 

Si trova in Valle d’Aosta ed è caratterizzato da una struttura in legno e acciaio prefabbricata che garantisce un isolamento termico ha un ingresso “a bussola” che riduce le dispersioni termiche e una finestra che consente di sfruttare al massimo l’apporto di luce e calore del sole. Invece, il fotovoltaico con batteria copre le esigenze di un’illuminazione minima.

Le iniziative sostenibili nel mondo: la Casa Passiva, un’invenzione tutta europea

La Casa Passiva a San Prospero

In provincia di Pisa, a San Prospero, nel 2015 è stata realizzata la prima casa passiva a due piani in calce e canapa. La struttura portante è in legno mentre i muri di tamponamento in canapa e calce, spessi 36 centimetri, isolano perfettamente la copertura.

Il Condominio passivo di Cesena

A Cesena, nel 2012, è stato realizzato il primo progetto pilota di condominio passivo. Ricavato dalla demolizione di un edificio del 1955, è stato completamente ricostruito in legno. Inoltre, la coibentazione, l’orientamento rispetto al sole e ai venti e le finestre con i tripli vetri, fanno sì che la casa sia protetta da un guscio termico facile da riscaldare con la sola energia solare e il ricircolo delle correnti d’aria interne.

Casa Passiva Umbra

La casa passiva costruita in Umbria nel 2010 è interessante in quanto si riscalda grazie ad un impianto di ventilazione meccanica controllata che preleva l’aria dall’esterno e la porta a due metri di profondità. Infatti, è sottoterra che avviene lo scambio di calore con il terreno. Dopo il trattamento geotermico il flusso viene immesso nell’abitazione, e un sensore controlla che la temperatura oscilli tutto l’anno tra i 20 e i 23 gradi.

Stufe a legna come alternativa di riscaldamento sostenibile: ecco quale scegliere

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il concetto di Passivhaus, o casa passiva, fu coniato nei primi anni ’90dal fisico tedesco Wolfgang Feist e dallo svedese Bo Adamson, fondatori del Passivhaus Institut.
  • La Earthship Biotecture è un’organizzazione oggi diffusa in tutto il mondo, che dà vita ad architetture con un’impronta di carbonio negativa. Si tratta di costruzioni che, non solo non pesano sull’ambiente, ma sono persino in grado di autoprodurre l’energia necessaria al loro funzionamento e all’equilibrio termico.
  • Il Passive House Institute Italia – PHI Italia (Istituto delle Case Passive Italiano) nasce con lo scopo di promuovere, sostenere e diffondere il concetto chiaro e scientificamente corretto della Casa Passiva in Italia. Passive House Institute Italia (PHI Italia) è un istituto indipendente non a scopo di lucro, che opera nel settore delle Case Passive, NZEB (near zero energy building), case Energy Plus ed edifici ad altissima efficienza energetica. PHI Italia è l’ente riconosciuto dal Global Passive Building Council per certificare le Case Passive in Italia.
  • La canapa è uno dei materiali da costruzione più ecosostenibili in grado di immagazzinare molta più anidride carbonica di quella emessa in atmosfera per produrre il biocomposto derivato, avvicinandosi ai 60kg di CO2 sottratti all’ambiente per ogni metro cubo.
  • Grazie alla Direttiva Europea 31/2010/CE anche in Italia si inizia a parlare di edifici Nzeb(Nearly zero energy building). Un piccolo passo verso la totale affermazione delle case passive.

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER GRATUITA

Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it

Condividi L'articolo su

TI È PIACIUTO L’ARTICOLO? ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER 

Per altre curiosità e informazioni sugli abitanti continuate a seguirci su www.habitante.it

Seguici su

Cerchi ispirazione?

Iscriviti alla nostra newsletter

News