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cammini più belli d’Italia

Italia da percorrere: alcuni tra i cammini nostrani più belli

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Perché, in questa domenica di quasi metà agosto, vi vogliamo parlare dei cammini più belli d’Italia?

La prima cosa che verrebbe da dire è «perché abbiamo ancora molto tempo davanti, settembre è ancora lontano…». In realtà, il motivo che ci spinge a scrivere un articolo sui cammini italiani è soprattutto il desiderio, innato in ogni uomo, di compierne uno, l’amore, detto altrimenti, che prova per essi.

Sì, perché chi (ci sono infiniti modi di intendere questo «chi», ognuno ha il proprio) ci ha modellato partendo dalla terra, è come se avesse voluto conferire al nostro essere due tendenze o inclinazioni opposte e complementari: la necessità di radicarsi e il desiderio di viaggiare, di compiere cammini reali e interiori.

Riguardo all’importanza di sentirsi parte delle proprie terre, lasciamo riflettere il vostro cuore, crediamo infatti che l’introspezione sia molto più istruttiva di ogni nostra parola.

Per quanto concerne il desiderio di compiere lunghi e lenti cammini, invece, possiamo dire qualcosa: il viaggio è, come direbbe l’antropologo Francesco Remotti, quella dimensione, tutta umana, grazie alla quale possiamo acquisire il senso delle possibilità alternative, fare nostri, in altre parole, quei molteplici modi di vivere che proprio con il viaggio impariamo a conoscere.

Quella per i cammini, la versione del viaggio più riflessiva, è una vera e propria inclinazione che, chi più, chi meno, possiamo quasi tutti sentir sussurrare in noi, come un richiamo: ecco perché abbiamo ritenuto interessante parlarvi dei cinque cammini più belli e meno conosciuti che, zaino in spalla e scarponcini ben allacciati, potrete compiere in piena libertà, in questa nostra magnifica e grande Italia.

P.S. non vi parleremo della Via Francigena, oramai anche le scarpe dei pellegrini la conoscono.

La via di Francesco

lazionauta.it

Se la figura di Francesco di Assisi vi affascina e i paesaggi naturali sono il vostro pane, sappiate che esiste, tra gli svariati cammini italiani, una via interamente dedicata al Santo.

Il cammino, che è possibile compiere partendo da casa con lo stretto necessario, si compone di due percorsi: il Percorso del Nord, con partenza a La Verna, e il Percorso del Sud, da Roma.

Perché questo cammino prende il nome del Poverello di Assisi?

Perché, grazie a questi percorsi, non compirete solo un viaggio, ma, soprattutto, una riscoperta di quei luoghi che, molti anni or sono, colpirono il cuore e lo spirito di Francesco.

Siamo sicuri che, tra i molti cammini italiani, la Via di Francesco lascerà un segno nel vostro cuore grazie alla bellezza dei paesaggi naturali, dei monumenti e delle innumerevoli chiese.

Cammino di Oropa

www.newsbiella.it

Lo spirito dell’avventuriero è in voi, ma per una serie di motivazioni non vi sentite ancora pronti per uno dei lunghissimi cammini dello Stivale? Non vi preoccupate, il cammino di Oropa sembra essere stato pensato proprio per voi!

Nella deliziosa cornice del Biellese potrete infatti offrire alle vostre gambe e ai vostri polmoni l’occasione di “acclimatarsi” ad altri più impegnativi cammini.

Partendo da Roppolo, i vostri occhi, dopo soli tre giorni di cammino, avranno l’opportunità di posarsi sulle mirabili linee del Santuario di Oropa, da sempre meta prediletta di gioiosi ritiri spirituali; non è infatti insolito poter assistere, nel pratone attiguo il Santuario, al divertimento di decine di bambini dell’oratorio intenti nel sempreverde gioco del rubabandiera.

Compiendo il cammino di Oropa non saranno solo le vostre ossa a viaggiare, ma anche i vostri ricordi, a ritroso, di parecchi anni.

Via degli Dei

cammino via degli dei
www.festivalitaca.net

Uno dei cammini meno noti fino a pochissimo tempo fa, negli ultimi anni la Via degli Dei ha conosciuto una notevole riscoperta presso gli amanti delle vacanze lente e, potremmo dire, di meditazione.

Perché Via degli Dei? Come mai un nome dal sapore tanto sacro?

Perché (e qui tutti i latinisti sentiranno nascere in sé un moto di esaltazione) percorrendo la Flaminia Militare attraverso le intricate e selvagge foreste degli Appennini, i pellegrini si ritroveranno a condurre i propri passi fin verso il Monte Adone e il Monte Venere riconciliando, infine, il proprio spirito con quello degli Dei.

Che aspettate dunque? Partendo da Bologna, nel giro di quattro o cinque giorni (tutto dipende dalla vostra resistenza) Firenze potrà, con le proprie bellezze, lenire ogni vostro male. Firenze sa coccolare chi la visita.

Cammino dei Briganti

cammino dei briganti
www.zingarate.com

Oltre che amanti dei cammini siete sempre stati anche appassionati di storia? Magari di quegli anni difficili nei quali il brigantaggio fioriva nelle più remote terre del meridione?

Allora, tra l’Abruzzo e il Lazio, c’è un cammino che sembra davvero fare al caso vostro.

Il Cammino dei Briganti, passando attraverso terre selvagge e di difficile percorrenza (la guida riporta la necessità di dotarsi di una bussola, data l’assenza di segnali in legno ai crocevia) sarà infatti in grado di far godere gli occhi del pellegrino grazie agli spettacolari paesaggi che, un tempo, costituivano la terra di frontiera, oltre che di nessuno, tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie.

Un percorso pericoloso ai tempi, grazie alla massiccia presenza di fuorilegge, e che lo rimane tutt’oggi, per la più totale assenza di ogni aiuto per l’orientamento, costituisce tuttavia uno dei più affascinanti cammini che la nostra Italia ha da offrire.

Basilicata Coast to Coast

Basilicata Coast to Coast
viaggiare.dimoredepoca.it

Lo avrete già capito. Se siete amanti del cinema nostrano, il nome di questo cammino non potrà che ricordarvi le picaresche e divertenti avventure di un gruppo di insoliti musicisti alla disperata ricerca di un senso per le proprie vite.

Proprio come i personaggi del film di Rocco Papaleo, seguendo questo cammino, il passeggiatore (non per forza solitario) entrerà in contatto con lo spirito più vero e caloroso del popolo lucano, conoscendo luoghi unici quanto magnifici.

Partendo da Maratea si arriverà infine a Scanzano Jonico dopo essere passati da Trecchina, Lauria, Tramutola, Viggiano, Aliano, Tursi e Policoro.

In questo nostro articolo estivo, speriamo di aver raggiunto, anche solo parzialmente, lo scopo che ci eravamo posti fin da principio: rendere omaggio a una parte costituiva della natura umana, forse la più interessante, che, attraverso i cammini, trova l’occasione di parlare alle nostre vite.

I cammini dei quali abbiamo deciso di parlarvi sono infatti accomunati da una caratteristica: non sono unicamente viaggi fisici, ma, soprattutto, interiori; e questo è tutto ciò che realmente conta.

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