Un libro deve essere un’ascia per il mare ghiacciato che è dentro di noi.
Franz Kafka
Una Casa Editrice si occupa di produrre e di distribuire, su carta stampata o attraverso altri mezzi (internet), le opere o i lavori degli scrittori e dei giornalisti. Gli editori si dividono in 3 categorie: piccoli, medi e grandi; a seconda del numero di titoli che pubblicano durante l’anno, rientrano in una di queste suddivisioni. Ma andiamo a scoprire quali sono le principali Case Editrici in Italia.
Le principali Case Editrici in Italia
Di seguito un elenco dell’editoria nostrana e il collegamento diretto sulla loro pagina web.
- Adelphi Edizioni
- Chiarelettere
- Arnoldo Mondadori Editore
- Bompiani Editore
- Cairo Editore
- De Agostini Editore
- Del Vecchio editore
- Editori Riuniti
- Fandango
- Fanucci Editore
- Fazi editore
- Feltrinelli Editore
- Garzanti Editore
- Giulio Einaudi Editore
- Giunti Editore
- HarperCollins Italia Editore
- Hoepli Editore
- ISBN Edizioni
- La scuola Editrice
- La Corte editore
- Laterza Editore
- Mauri Spagnol Editori
- Rizzoli
- Rusconi libri Editore

Quali sono le principali case editrici italiane?-Foto di Thought Catalog da Pixabay
Origini
Le più antiche case editrici risalgono al mondo accademico, rappresentato dalla Cambridge University Press (1583) e dalla Oxford University Press (1586). Al di fuori di questo contesto erano considerate e chiamate semplicemente ‘librerie‘, anche se commercializzavano i testi e apparvero nel XVIII secolo. I diritti esclusivi di edizione erano riservati al libraio, il quale donava una minima percentuale prestabilita per le opere composte. Tra la fine del ‘700 e gli anni ’40 del XIX secolo, l’accorpamento dei lavori di tipografia, libreria e degli uffici commerciali si unirono in un unica impresa in varie zone d’ Europa. Per la prima volta, i servizi di consegna di libri a domicilio apparvero a Londra, Bruxelles ed Amsterdam.
Le prime Case Editrici in Italia
Le prime grandi case editrici italiane (che, a tutt’oggi, sono ai vertici del mercato) sono: Arnoldo Mondadori Editore e Rizzoli Editore. Nel 1929 viene fondata la casa editrice Bompiani e, nel 1933, nasce Einaudi Editore. Nel secondo dopoguerra, grazie al benessere e al boom economico, si affacciarono nuovi lettori sul mercato e dal 1970, si iniziano a fondere le imprese che verranno direttamente assorbite dalle multinazionali, tra gli anni ’90 e il 2000.
Pillole di Curiosità. Io non lo sapevo e tu?
- In Italia esistono più di 4000 case editrici;
- per essere considerati grandi editori bisogna pubblicare almeno 50 titoli ogni anno;
- Istat: sulla ricerca dei canali di distribuzione più efficaci per ampliare il mercato editoriale, sono emersi i seguenti dati: 7,7% dalle librerie indipendenti, 7,2% dagli store on-line italiani, 6,8% da eventi (fiere, salone di lettura), 6,4% dalle librerie di catena, 5,9% dagli store on-line esteri, 5% dalla grande distribuzione organizzata (supermercati, multi-store) e il 4,9% dai punti vendita generici (autogrill, cartolerie, edicole);
- Istat 2018: gli editori attivi censiti sono 1564: il 51,1% rappresenta i piccoli editori, il 33,8% sono i medi editori e il 15,2% è delle grandi editorie;
- l’edizione on-line (e-book) ha raggiunto quasi il 40%;
- la quota di lettori, rappresenta il 40,6%, con il 46,2% composto da lettrici al femminile e dal 34,7% da lettori al maschile.
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