Una zona car free, ovvero libera dal passaggio di macchine, ha l’obiettivo di salvaguardare il Pianeta, mettendolo al riparo dall’inquinamento.
Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, e TfL, società dei trasporti londinesi, hanno ufficialmente annunciato un piano per trasformare le aree centrali della City in “una delle zone car-free più ampie al mondo.” Come lo faranno? Chiuderanno al traffico alcune delle strade più congestionate, e incentiveranno lo spostamento a piedi, su mezzi eco-compatibili o coi mezzi pubblici.
Il COVID-19 ha cambiato il mondo e, con esso, le abitudini degli abitanti
Bonus bici e monopattini: 500 euro per circolare in sicurezza
In questo momento così delicato, il governo consiglia di evitare gli spostamenti sui mezzi pubblici, se non strettamente necessari; e la ragione è semplice: per rispettare le regole di distanziamento sociale, di fatto TfL sta operando a un quinto della capacità standard. A Londra, dunque, si applicheranno metodi alternativi per muoversi in città.
TfL sta progettando un piano car free per decuplicare le piste ciclabili e a quintuplicare quelle pedonali, riorganizzando le carreggiate che un tempo erano adibite al traffico su ruota.
Il progetto esiste già e si chiama London Streetspace Programme, e consiste in una serie di linee guida che mirano a 4 macro-obiettivi:
- Trasformare le strade di Londra in un insieme di corsie preferenziali che diano priorità agli utenti sulle piste ciclabili, e con marciapiedi più ampi per consentire il distanziamento sociale.
- Le location più importanti beneficeranno di corsie ciclabili temporanee e di più spazio per i pedoni, così da ridurre la pressione su metro e bus.
- La rinascita post-Coronavirus di Londra passerà attraverso la mobilità verde, ecosostenibile e pulita.
- Si prevede che il numero di ciclisti aumenterà di 10 volte; quello dei pedoni di 5 volte.
Londra, car free city