Beleolico, il primo parco eolico realizzato nel mare italiano

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Ieri a Taranto è stato inaugurato Beleolico, il primo parco eolico marino del Mediterraneo

Ieri 21 aprile 2022, a Taranto è stato inaugurato il primo parco eolico realizzato nel mare italiano. I lavori per la posa delle pale eoliche sono iniziati ad agosto 2021 e sono stati relativamente brevi, privi di complicazioni rilevanti. Formato da dieci turbine, Beleolico in 25 anni consentirà un risparmio di 730 mila tonnellate di anidride carbonica.

Beleolico assicurerà una produzione di oltre 58 mila MWh, pari al fabbisogno annuo di 60 mila persone.

Il percorso amministrativo per le autorizzazioni

Il percorso amministrativo necessario per ottenere tutte le autorizzazioni necessarie è stato molto lungo. Da quando, nel 2008, è stata presentata la prima proposta, sono trascorsi ben 14 anni.

I lavori di Beleolico hanno preso il via dopo la concessione del 27 maggio del 2021. Lo scorso settembre sono iniziati i lavori che in realtà non sono ancora conclusi: sono state infatti installate otto turbine su dieci previste.

I lavori sono durati meno di un anno rispetto ai tredici serviti per ottenere le autorizzazioni e gli incentivi.

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Beleolico: posizione e caratteristiche del parco eolico marino

Il parco eolico marino Beleolico è stato costruito nella rada esterna del porto di Taranto, Mar Grande. Non si tratta di impianto offshore, ma near shore, perché la distanza dalla costa va da 100 metri fino a due chilometri e mezzo in un’area di 131 mila metri quadrati. L’altezza dei pali posizionati in mare è variabile, da 40 a 52 metri. Ogni palo è fatto di acciaio, ha un diametro di 4,5 metri e un peso complessivo di 400 tonnellate.

Le torri, alte 80 metri, sono suddivise in quattro segmenti. I rotori, forniti dall’azienda Ming Yang Wind Power, il più grande produttore cinese di pale eoliche, hanno un diametro di 135 metri.

Il punto in cui l’energia prodotta dal parco eolico viene immessa nella rete di distribuzione gestita da Terna, si trova a circa tre chilometri, sulla terraferma, vicino alla strada statale ionica 106. Il progetto Beleolico è stato realizzato da Renexia, società del gruppo Toto, con un investimento complessivo di 80 milioni di euro.

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L’obiettivo ambizioso del ministero della Transizione Ecologica

Il parco eolico inaugurato a Taranto è il primo di questo tipo realizzato nel mare italiano. Negli ultimi anni sono stati presentati oltre 40 progetti e di questi almeno 22 hanno già fatto alle capitanerie di porto la domanda di concessione.

L’obiettivo del ministero della Transizione ecologica è ambizioso: il piano nazionale energetico (PNIEC) prevede di raggiungere entro il 2030 una capacità produttiva di 114 gigawatt da fonti rinnovabili compresi l’idroelettrico, il fotovoltaico, le centrali a biomasse e quelle geotermiche.

Al momento in Italia sono operativi impianti per 56 gigawatt di potenza. Per raggiungere gli obiettivi del piano si dovranno realizzare impianti per altri 58 gigawatt di potenza.

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Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Il mar Adriatico al largo della costa dell’Emilia Romagna ha fondali bassi e raramente si alzano onde che superano i tre metri: il posto ideale per produrre energia. Il sole, il vento e l’acqua del mare sono le tre fonti al centro del progetto chiamato Agnes, a Ravenna, che punta a realizzare due parchi eolici, uno fotovoltaico e un impianto di elettrolizzazione per la produzione di idrogeno. Tutto questo in mezzo al mare a una distanza dalla costa che rende poco visibili le turbine eoliche e i pannelli solari.
  • Secondo l’ultimo report di Legambiente, al largo della costa ci sono decine di piattaforme offshore utilizzate per l’estrazione di gas naturale e una volta esauriti i giacimenti andranno dismesse. Uno degli obiettivi di Agnes è sfruttare queste strutture, più semplici da riconvertire piuttosto che da smantellare del tutto.

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