L’Appuntamento con l’Abitante Viaggiatore oggi vi accompagna in un viaggio alla scoperta dell’Emilia Romagna: scopriamo insieme i numeri sugli abitanti, le città e le tradizioni più affascinanti di questa regione culla indiscussa di alcune delle eccellenze gastronomiche italiane.
Una regione ricca di storia e cultura, che si affaccia sul mare Adriatico e su inoltra fino all’Appennino. Terra conosciuta per la grande cultura gastronomica ma anche per le eccellenze produttive. Qui si lavora duramente senza mai dimenticarsi di godere dei piaceri della vita.
Gli abitanti e le imprese dell’Emilia Romagna
L’Emilia Romagna è al sesto posto per superficie tra le regioni italiane, la sua densità abitativa è di 198 abitanti per km² ed è composta da 328 comuni distribuiti in quattro province.
Il territorio dell’Emilia Romagna vanta un altissimo numero di aziende che rappresentano anche alcune delle eccellenze del territorio italiano. Nel campo del food fanno da bandiera il Prosciutto di Parma, il Parmigiano Reggiano, la pasta Barilla, fondata nel 1877 a Parma, i vini, dal Sangiovese al Lambrusco al Gutturnio.
Ma non solo cibo, nella regione hanno sede anche molte aziende impegnate su vari fronti. Il piacentino, ad esempio, è rinomato per la produzione di valvole industriali, con molte aziende che producono in questo settore. In provincia di Modena c’è il più importante polo produttivo di piastrelle e rivestimenti in materiali ceramico a livello nazionale ed internazionale. Qui più di 300 aziende lavorano all’80% della produzione nazionale di piastrelle, per un fatturato di oltre 4 miliardi di euro (fonte Camera di Commercio di Modena). Alcuni marchi di questo settore sono Florim, Marazzi, Iris, Caesar per citarne solo alcuni.
E poi aziende icone del design come driade, Viabizzuno e Davide Groppi e aziende famosissime del settore automobilistico e motociclistico come Ferrari, Lamborghini, Maserati, Ducati e Malaguti.
Bologna ha anche un importante polo fieristico che ospita numerosi eventi come Arte Fiera, fiera d’arte moderna e contemporanea, Cosmoprof, salone internazionale di profumeria e cosmesi e di di Hair & Nail & Beauty, Sana, salone Internazionale del Biologico e del Naturale e il Cersaie, salone Internazionale della ceramica per l’architettura e dell’arredobagno.

Bologna, credits Pixabay
Bologna
Bologna la dotta, la rossa, la grassa, ma non solo, chi ci vive la definisce anche una casa accogliente. I suoi portici proteggono dalle intemperie anche nei giorni più freddi, permettendo di passeggiare per la città e goderne le bellezze in tutti i mesi dell’anno. Si susseguono per quasi 40 km nel centro storico, e superano i 50 km se si considerano quelli che si sviluppano fuori porta. Sono un patrimonio architettonico unico, per questo sono candidati come patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Il più lungo è il portico di San Luca, 3.796 metri, formato da 666 arcate e 489 scalini. Fu costruito tra il 1674 e il 1721 e alla sua costruzione parteciparono anche molti cittadini. Si può percorrere a piedi dal centro della città fino ad arrivare al colle dove si trova il Santuario della Madonna di San Luca. Qui oltre a poter visitare il Santuario si può godere anche del panorama. Da visitare c’è molto altro, da Piazza Maggiore, alla Basilica di San Petronio, le sue famose torri, le più importanti sono quella degli Asinelli e la Garisenda, ma anche la Basilica di Santo Stefano e molto altro.
Qui ha sede una delle più antiche Università d’Italia, l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna, la prima Università del mondo occidentale fondata nel 1088 (fonte Unibo) con Campus a Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini e una propria sede anche a Buenos Aires. Qui hanno studiato, o sono stati in visita, molti personaggi illustri come Leon Battista Alberti, Erasmo da Rotterdam, Torquato Tasso, Carlo Goldoni, Giosuè Carducci e Giovanni Pascoli, per citarne alcuni.
In città la cultura viene accolta e protetta, infatti ci sono meravigliose biblioteche all’interno di palazzi storici con soffitti affrescati dove poter studiare immersi nelle storia e nell’arte. C’è anche il Sistema Museale di Ateneo che tutela beni e didattica e valorizza il suo ricco patrimonio mettendolo a disposizione della comunità universitaria e del territorio. Tra questi Palazzo Poggi, all’interno del quale ci sono anche il Museo di Palazzo Poggi, il MEUS – Museo Europeo degli Studenti e il Museo della Specola. La celebrazione delle tradizioni, dei suoi personaggi illustri, la cultura del cibo, sono tutti elementi di una città antichissima che non ha mai perso la sua identità.
Anche la sua provincia è ricca di luoghi da visitare, tra borghi medievali e paesi caratteristici. Come Monteveglio antica, borgo della Valsamoggia, un tempo fortificazione militare, possiede un imponente abbazia. Da qui si può godere di uno splendido panorama che si affaccia su un parco regionale di 900 ettari nel quale è possibile passeggiare tra boschi e calanchi. Altro luogo molto affascinante per la sua particolarità è la Rocchetta Mattei nel comune di Grizzana Morandi. Costruita a metà dell’ottocento sui ruderi di un’antica rocca, è un posto magico perché racchiude una molteplicità di stili architettonici che la rendono unica, tanto da renderla set per le trasmissione Muse Inquietanti di Carlo Lucarelli su Sky Arte, che gli ha anche dedicato la produzione Il sogno del Conte Mattei. Ma anche il Parco delle stelle a Loiano, parco astronomico polivalente, e i borghi medievali di Dozza Imolese, complesso monumentale di origine medievale famoso per la Biennale del Muro Dipinto.

Ferrara, credits Pixabay
Ferrara
La città di Ferrara è conosciuta come città delle biciclette, questo infatti è il principale mezzo di trasporto scelto dai suoi abitanti. Nel centro storico si trovano poche macchine, tutti si muovono in bici, per cui fare una passeggiata per il centro della città è un’esperienza molto rilassante. Ferrara è stata la città della famiglia d’Este, una delle famiglie più potenti d’Europa che, grazie all’amore per l’arte e per la bellezza, ha arricchito questa città di numerose architetture di gran pregio. Come il Castello d’Este, simbolo cittadino, dove è possibile visitare gli appartamenti, le cucine, le prigioni e molto altro, per vedere come vivevano le famiglie nobili. Poi il Palazzo Schifanoia, costruito nel 1835 come luogo di ozio in cui schivar la noia, al suo interno è possibile visitare un bellissimo ciclo di affreschi pagani rinascimentale che celebra papa Paolo II, duca di Ferrara, attraverso mitologia e astrologia. E poi ancora Palazzo dei Diamanti, dove è possibile visitare importanti mostre di rilievo internazionale, il Castello Estense, Il Duomo dedicato a San Giorgio a Piazza delle Erbe.
Ma Ferrara è anche conosciuta per il buon cibo e vino, qui si può visitare l’enoteca più antica del mondo, l’enoteca Al Brindisi. La prima volta viene citata in un documento che risale al 1435, ed era conosciuta come Hostaria del Chiuchiolino, oggi è stata dichiarata Locale Storico d’Italia. Ancora oggi qui si può gustare buon vino ma anche assaggiare prodotti e piatti tipici locali. A Ferrara c’è anche l’Università degli Studi di Ferrara, anche questa università ha una lunga storia alle sue spalle, fondata nel 1391, continua ad avere un ruolo importante nel panorama delle università italiane grazie ai suoi programmi dedicati alla ricerca industriale e trasferimento tecnologico e ai suoi programmi internazionali. In questa Università compì gli studi Niccolò Copernico, laureatosi nel 1503.
Il territorio della provincia di Ferrara si estende nella Pianura Padana, qui si trovano il Parco regionale del Delta del Po e le Valli di Comacchio luoghi ideali per escursioni e gite, ma anche antiche città dalle preziose testimonianze storiche, come Bondeno. Qui si può passeggiare in bicicletta tra una fitta rete di canali e visitare anche la Rocca Possente, a Stellata, monumento dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità da parte dell’UNESCO. Nel periodo di Carnevale non può mancare una visita a Cento, famosa per le sue sfilate e per i carri allegorici. Ma anche per la presenza delle opere pittoriche del Guercino.
Nella provincia di Ferrara, a Burana ogni anno tra luglio e agosto si celebra lo storione il “Re del Po”. Una sagra dedicata alla riscoperta delle tradizioni gastronomiche del fiume, dove famosa è la preparazione delle uova di storione cotte, una ricetta tipica della zona, che ha origini antiche, celebrate in un libro del 1549 e tramandata dalle signore del caviale che sono riuscite a portare avanti la tradizione nonostante lo storione fosse quasi scomparso dalle acque del fiume. A Berra invece, piccolo paese con di meno di 6000 abitanti, affacciato sul Po, appartiene il primato di essere produttore mondiale di bocce da gioco. Qui due aziende, la Perfetti e la Super Martel, producono centomila bocce all’anno a testa che esportano in Usa, Canada e Australia.

Cesena, credits Pixabay
Forlì-Cesena
La città di Forlì fu fondata dagli antichi romani sulla via Emilia, costruita per collegare in linea retta Rimini con Piacenza. Questa città conserva molte tracce del suo passato, ed è consigliabile una visita in bicicletta perché ha molte piste ciclabili e parchi, il più grande è il Parco Franco Agosto, ricavato nell’area di cava di un’antica fornace.
La visita potrebbe iniziare da Piazza Aurelio Saffi, al centro della città, è una delle piazze più grandi d’Italia. Qui si affacciano l’Abbazia di San Mercuriale, il Palazzo delle Poste, il Palazzo del Podestà e Palazzo Serughi. Poi la Rocca Ravaldino, adibita a sede di mostre temporanee e concerti ed eventi estivi nella parte del giardino. Ed anche i Musei di San Domenico dove si può visitare la Pinacoteca e i Musei Civici di Forlì. In città si tiene anche il “Murali Street Art Festival”, il primo festival della street art che si tiene a Forlì, che punta a trasformare la città attraverso l’arte urbana.
Cesena è stata la città dei Malatesta, a loro si deve la costruzione della cinta muraria, ancora oggi quasi intatta. al centro della città Piazza del Popolo, fatta costruire intorno al XV secolo da Andrea Malatesta. Da visitare anche la Cattedrale di San Giovanni, dalla facciata romanica e l’interno gotico e la Biblioteca Malatestiana inserita da UNESCO nel registro della Memoria del mondo. Simbolo della città è la Rocca Malatestiana, particolare la sua struttura dalla forma a cinque lati e cinque torrioni. Luogo affascinante che si può visitare quasi interamente, molto bello passeggiare sui camminamenti superiori e ammirare il panorama.
La provincia Forlì- Cesena, fino al 1992 era denominata solo provincia di Forlì e comprendeva anche l’area del riminese, oggi è così indicata l’area che si estende dal mare Adriatico, con Cesenatico, fino all’interno, comprendendo due comunità montane: quella dell‘Appennino forlivese, quella dell’Appennino cesenate e l’Unione montana “Acquacheta – Romagna Toscana”. In questa provincia si può visitare mare e montagna, città d’arte, ma anche le terme, infatti sono molto rinomati i Centri Termali di Bagno di Romagna, Castrocaro e Bertinoro.
Nei dintorni di Cesena e Forlì si possono visitare diversi borghi e paesi di grande interesse storico, artistico e architettonico come Longiano, Bertinoro, Forlimpopoli, Sarsina, Monteleone e Roncofreddo. Qui si può anche gustare la ricca offerta di prodotti tipici.
Se si vuole fare un tour alla scoperta dei sapori della provincia si può percorrere la Strada dei Colli di Forlì e Cesena, qui un centinaio di imprese private, associazioni ed enti pubblici, si sono riunite in un’associazione che promuove i settori vitivinicolo e agroalimentare, enogastronomico e dei servizi connessi al turismo ecosostenibile.

Modena, credits Piaxabay
Modena
La città di Modena vanta musei all’avanguardia e un ricco patrimonio culturale ed enogastronomico, qui infatti ha origine l’Aceto Balsamico DOP e IGP. Se si vuole visitare la città non si può che partire dal complesso architettonico che comprende il Duomo, la Ghirlandina e Piazza Grande. Dichiarati patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1997. Sulla piazza si affaccia anche il Palazzo Comunale, edificio seicentesco, e la pietra dell’arringa o Preda ringadora, un grande masso che servì da tribuna e da pulpito agli oratori modenesi che nel medioevo, durante le adunanze popolari, parlavano ai cittadini. (sito Unesco). La città di Modena ha dato i natali ad Enzo Ferrari, pilota e fondatore della casa automobilistica Ferrari, conosciuta in tutto il mondo. A lui è dedicato il Museo Enzo Ferrari, un luogo dove scoprire la sua storia ma anche provare l’emozione di guidare una monoposto con un simulatore semiprofessionale o percorrere l’autodromo di Modena. Per celebrare la produzione dell’Aceto Balsamico di Modena nel 2003 è stata creata nel sottotetto del Palazzo Comunale l’Acetaia. A cura della Consorteria dell’Aceto balsamico tradizionale di Modena, ospita tre batterie per la produzione dell’aceto che hanno iniziato a produrre aceto cosiddetto “affinato” nel 2015, mentre per un aceto “stravecchio” si dovrà aspettare almeno il 2028. Modena è anche la città di Luciano Pavarotti, a lui è dedicato il Teatro Comunale e l’abitazione nella quale ha trascorso gli ultimi anni della sua vita è diventata una Casa Museo. Ma Modena è anche la città delle figurine Panini, infatti è possibile visitare il Museo della Figurina un interessante viaggio per ripercorrere la storia dell’Italia attraverso questo oggetto caro a tutte le generazioni.
La provincia di Modena si trova nella parte centrale della regione, qui è possibile visitare luoghi dal grande fascino naturalistico e storico e diversi castelli medioevali. Come il Castello di Rossena a Canossa, il Castello di Pievepelago dove nel 2011 furono ritrovati 300 corpi sepolti dal ‘500 al ‘700, di cui quasi cento mummificati e i loro corredi funerari, ora esposti nel museo della rocca. Il Castello di Sestola, Rocca Montese, il Castello di Montegibbio nel borgo medioevale di Montegibbio e il Castello delle Rocche di Finale Emilia, di origine Longobarda e ricostruito dagli Estensi nel 1402, è considerato un gioiello dell’architettura militare del XV secolo. E poi si possono visitare anche le città di Carpi, Mirandola e Nonantola, città medioevale con una bellissima abbazia dedicata a San Silvestro, borghi dalle bellezze architettoniche e artistiche come Castelvetro, ma anche immergersi nel verde del Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina.

Parma, credits Pixabay
Parma
Anche Parma è una città ricca di monumenti importanti e buon cibo. Su Piazza del Duomo, si trovano il Duomo, esempio di romanico Longobardo, il Battistero, di forma ottagonale in marmo rosa di Verona, presenta una particolare decorazione che rappresenta animali fantastici e reali, e il Palazzo Vescovile. Non molto distante c’è il Complesso Monumentale della Pilotta dove si trovano il Teatro Farnese, la Biblioteca Palatina, il Museo Archeologico e la Galleria Nazionale, dove sono esposte opere di Beato Angelico, Leonardo da Vinci, Guercino, El Greco, Tintoretto, Tiepolo, Van Dick e molti altri. Qui anche il Museo Bodoniano, il più antico museo della stampa in Italia, inaugurato nel 1963 in occasione del 150° anniversario della morte di Giambattista Bodoni, il tipografo piemontese che rese Parma capitale mondiale della stampa a partire dalla seconda metà del ‘700. All’interno del museo sono esposti cimeli appartenuti all’officina di Bodoni, che qui ebbe la sua sede a fine ‘700, e promuove anche studi e ricerche nel campo dell’arte grafica e tipografica.
Poi il Monastero di San Giovanni Evangelista con la sua chiesa, affrescata in gran parte dal Correggio e il convento e l’Antica Spezieria di San Giovanni. A Parma ha sede l’Università degli Studi di Parma che vanta 9 dipartimenti e oltre 80 corsi di studio e 25mila studenti.
Anche la provincia di Parma è ricca di castelli come quello di Torrechiara, il castello Fontanellato e nei suoi pressi il Labirinto di Franco Maria Ricci. Monumentale labirinto verde con più di 200 piante di bambù, aperto nel 2015, con un percorso di più di 3 Km, nel cuore del labirinto si trovano ampie gallerie ad arco e una cappella a forma di piramide. E poi il Castello di Torrechiara, inserito nel circuito dei Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, che celebra l’amore. Infatti è chiamato fortezza da cuore affrescato per via della sua Camera d’Oro, riccamente decorata con le allegorie che celebrano questo sentimento. Un luogo ideale per una gita di San Valentino.
La provincia di Parma è assolutamente sinonimo di buon cibo, quindi non si può non visitare i Musei del Cibo. Un circuito dedicato ai prodotti tipici del territorio parmense che offre la possibilità di entrare e scoprire secoli di tradizione legati alla produzione di prodotti di altissima qualità. Di questo circuito fanno parte il Museo del Parmigiano-Reggiano con sede nello storico Casello ottocentesco che sorge all’ombra della Rocca Meli-Lupi di Soragna. Il Museo dei Salumi tipici che sorge a Langhirano, nell’ex Foro Boario, poi il Museo del Salame all’interno del Castello di Felino, il Museo del Pomodoro e il Museo della Pasta ospitati a Giarola, nel comune di Collecchio, all’interno di una monumentale corte agricola Benedettina del XIII secolo. E la Cantina dei Musei del Cibo, ovvero il Museo del Vino ospitato nella Rocca di Sala Baganza.

Piacenza, credits Pixabay
Piacenza
Piacenza ha una storia antichissima, fu fondata dai Romani nel 218 a.C. e fu una delle prime colonie nell’Italia Settentrionale. Ebbe una grande importanza anche in epoca medioevale per la sua posizione sulla via Francigena e divenne centro nevralgico durante il rinascimento, periodo in cui qui lavorarono molti artisti. Per iniziare una visita in città si può partire da Palazzo Farnese, qui si trovano il Museo Archeologico, il Museo delle Carrozze, il Museo del Risorgimento, la Pinacoteca, la Cappella Ducale e l’Archivio di Stato. Poi il Duomo in stile romanico, costruito all’inizio dell’XI secolo ha una facciata bicolore, rivestita in marmo rosa veronese ed in arenaria, e piazza dei Cavalli, con le due statue equestri dei Farnese. Nella stessa piazza anche la Chiesa di San Francesco, in stile gotico lombardo con un bellissimo rosone sulla facciata principale. Ed anche il Teatro Municipale, definito da Stendhal il teatro più bello d’Italia per via delle sue ricche decorazioni. Diversi anche i musei da poter visitare, come il Museo Civico di Storia Naturale e la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi dove vedere opere di Hayez, Fattori, Boccioni, Boldini, Previati, De Nittis, Zandomeneghi. Ed anche i bronzi di Wildt e le cere di Medardo Rosso.
La sua provincia è caratterizzata da valli e distese di verde e molti fiumi dove poter fare il bagno o dedicarsi a sport fluviali. Ma la provincia ha anche borghi bellissimi come Bobbio, con il suo ponte sul Trebbia, il borgo medioevale di Castell’Arquato e Vigoleno, piccolo castello cinto da mura e poi gli scavi di Travo e di Velleia, una delle aree archeologiche più importanti della regione.
Nel borgo di Sant’Agata è possibile visitare Villa Verdi, una delle dimore del celebre compositore Giuseppe Verdi. Qui si può accedere alla casa museo per vedere oggetti appartenuti al compositore e alla sua famiglia ed anche un bellissimo parco con statue, alberi e fontane.

Mosaici Ravenna, Credits Pixabay
Ravenna
La città di Ravenna è un gioiello riconosciuto in tutto il mondo per il suo ricco patrimonio di mosaici risalenti al V e VI secolo che adornano i suoi beni architettonici. È stata capitale di tre imperi: dell’Impero Romano d’Occidente, di Teodorico Re dei Goti e dell’Impero di Bisanzio in Europa. La città di Ravenna ha ben otto monumenti inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Tra questi la Basilica di San Vitale, pianta ottagonale con un unico nucleo centrale, che aderisce ai canoni dell’arte orientale. Al suo interno meravigliosi mosaici, una cupola affrescata e sul pavimento un labirinto, elemento simbolico in molte chiese cristiane che indica il percorso di purificazione. Poi il Mausoleo di Galla Placidia, entrare in questo luogo ti trasporta in un’atmosfera magica. L’esterno austero non fa presagire lo splendore che vi sorprenderà al suo interno. Qui potrete vedere i più antichi mosaici policromi di Ravenna. Le Basiliche di Sant’Apollinare Nuova, al cui interno è ospitato il ciclo di mosaici più grande del mondo, e Sant’Apollinare in Classe, anche questa ricca di mosaici, che invece si trova fuori dal centro cittadino, verso il mare. Accanto alla basilica si trovano gli scavi della grande area archeologica dell’antica città di Classe, sede della flotta romana nell’Adriatico. Ed ancora il Mausoleo di Teodorico, il Battistero Neoniano, la Cappella Arcivescovile e il Battistero degli Ariani. A Ravenna si trova anche la Tomba di Dante, che morì qui durante il suo esilio.
Le campagne di restauro dei mosaici avvenute nell’ ‘800, spinsero a fondare a Ravenna, nel 1922, il primo corso speciale per la lavorazione del mosaico, presso l‘Accademia della Belle Arti di Ravenna. Oggi oltre all’Accademia esiste anche l’Istituto Statale d’Arte per il Mosaico “G. Severini” e la Scuola per il Restauro del Mosaico, Scuola della Soprintendenza peri Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna, istituita nel 1984. Una vera e proprio Università dedicata al mosaico a cui si accede solamente tramite concorso pubblico.
Molto bella anche la sua provincia, qui è possibile visitare il borgo di Brisighella con i tre Colli, dai quali si vedono la Rocca Manfrediana, il Santuario del Monticino e la Torre dell’Orologio. Poi il Cardello di Casola Valsenio dimora dello scrittore faentino Alfredo Oriani che qui trascorse gran parte della sua vita e scrisse tutte le sue opere e la Rocca di Riolo Terme, fortificazione militare nel tardo medioevo.

Santiago Calatrava, Credits Pixabay
Reggio Emilia
La città di Reggio Emilia è caratterizzata da piazze e portici, ma è anche un mix tra architettura antica e moderna. Uno degli interventi contemporanei più famosi è la stazione dell’alta velocità Mediopadana ad opera dell’architetto Santiago Calatrava, struttura che segna l’accesso alla città. Tra i luoghi da visitare il Tempio della Beata Vergine della Ghiara eretto in seguito ad un miracolo avvenuto nella zona il 29 aprile 1596, è uno dei principali edifici religiosi della città. All’interno della Biblioteca Panizzi è possibile ammirare Wall Drawing #1126 Whirls and Twirls 1, opera dell’artista Sol Lewitt. In città anche il Parco del Popolo dove spiccano cedri del Libano che raggiungono i 15 metri di altezza. In piazza Prampolini potrete visitare il Duomo dalla torre ottagonale dedicato a Santa Maria Assunta, al suo interno una cripta risalente al XII o XIII secolo. Adiacente al Duomo il Battistero, dove si trova il “braccio reggiano” e la “pertica”, ossia le misure campione utilizzate da chi acquistava stoffe al mercato e voleva accertarsi di non essere stato fregato. Una chicca da visitare in città è la Casa dei Burattini di Otello Sarzi, un piccolo spazio dedicato all’arte dei burattini, dove lasciarsi affascinare e tornare bambini.
La provincia di reggio Emilia presenta luoghi interessanti da visitare, qui risiedevano le signorie, per cui arte e cultura erano protagoniste, tra questi luoghi ricordiamo Guastalla e Novellara. Brescello, invece è conosciuto come il Paese di don Camillo, perché qui fu girato uno dei suoi più celebri film: Don Camillo e Peppone. Nella Bassa Reggiana furono ambientati tutti i film tratti dai celebri racconti di Giovannino Guareschi. Questa terra caratterizzata da portici, piazze, chiese e bar, era la perfetta rappresentazione di quel “mondo piccolo” e proprio a Brescello si può trovare il Museo di Don Camillo e Peppone e molte testimonianze di quel ciclo cinematografico.

Rimini, credits Pixabay
Rimini
La città di Rimini è conosciuta per il mare e per il divertimento e della movida estiva. Qui spiagge lunghissime, pub e discoteche attirano turisti, giovani ma anche famiglie che amano divertirsi al mare. Ma Rimini non è solo questo, la sua storia è antichissima, ha origini romane, qui si sono incontrati popoli e culture diverse che hanno lasciato il segno nelle architetture delle piazze e dei quartieri della città.
Tra i luoghi da visitare il Tempio Malatestiano. La sua struttura esterna fu progettata da Leon Battista Alberti e i suoi interni furono affrescati e decorati da Piero della Francesca, Giotto, Giorgio Vasari e Agostino di Duccio. Passeggiando per il centro si può vedere l’Arco d’Augusto, antico arco romano, e la Casa del Chirurgo, antica domus romana rinvenuta durante uno scavo archeologico, Piazza Tre Martiri, antico foro romano e Piazza Cavour di epoca medievale. Rimini ha anche il Museo della città e il Museo Etnografico degli Sguardi, un centro di cultura e ricerca, che ha il compito di raccogliere, conservare e valorizzare le testimonianze antropologiche del territorio. E poi il Borgo di San Giuliano, quartiere popolare dove nacque Federico Fellini.
Per chi ama spiaggia e relax la riviera è il luogo adatto, qui si può scegliere di sdraiarsi al sole oppure praticare sport e divertirsi in compagnia. Spostandosi in provincia non può mancare un viaggio nell’Italia in miniatura, a Santarcangelo di Romagna, a San Leo, con la sua la Rocca Rinascimentale. Ed anche Verucchio, con la Rocca del Sasso e il Museo Civico Archeologico e il Castello di Azzurrina a Montebello.
I parchi dell’Emilia Romagna
L’Emilia Romagna ha due parchi nazionali il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, di cui fanno parte alcune fra le cime più alte della catena appenninica settentrionale e il Parco Nazionale Foreste Casentinesi. Ma anche diversi parchi regionali e aree protette dove poter passeggiare immersi nella natura e osservare specie vegetali e animali.
Le eccellenze dell’Emilia Romagna
Abbiamo già visto che l’Emilia Romagna è una regione che vanta numerosissime eccellenze in diversi settori, dalle produzioni ceramiche a quelle di auto e componenti per l’industria, a quello gastronomico. Tra i prodotti tipici della zona merita una menzione il Culatello di Zibello, salume a denominazione di origine protetta tipico della provincia di Parma che viene prodotto da aziende riunite nel Consorzio del Culatello di Zibello.
Spostandosi dall’ambito food per guardare all’innovazione tecnologica, troviamo la Wasp, azienda di Massa Lombarda che produce stampanti 3D con l’obiettivo di costruire case a km0, utilizzando quindi materiali reperibili sul territorio.
La cucina locale
Qui le tradizioni che riguardano il cibo vengono gelosamente conservate e tramandate: tortellini, lasagne, passatelli, sfrappole, mortadella, squacquerone, tigelle, crescentine, piadine, zuppa imperiale, bollito di carne. L’elenco è lunghissimo e goloso.
Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?
- A Reggio Emilia è nata la bandiera italiana. Qui i rappresentanti della città, insieme a quelli di Modena, Bologna e Ferrara, il 7 gennaio 1797, proclamarono il tricolore bianco, rosso e verde come vessillo della Repubblica Cispadana.
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