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Alla scoperta della Liguria, tradizioni e numeri della regione delle Cinque Terre

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La Liguria è una regione che da sempre riscuote un grande successo turistico. Il suo paesaggio la rende unica, un lembo di terra stretto tra il mare e la montagna, costellato di ulivi e coltivazioni di fiori. Un paesaggio disegnato dall’uomo, che per renderlo vivibile, ha costruito terrazzamenti e mulattiere. Le sue coste alte, rocciose e frastagliate nella riviera di levante, mentre a ponente si alternano rocce a picco sul mare e spiagge sabbiose. Un luogo dove rigenerarsi e godere di un paesaggio magnifico e dell’ottima cucina.

Gli abitanti e le imprese della Liguria

La Liguria è al diciottesimo posto per superficie tra le regioni italiane, la sua densità abitativa è di 287 abitanti per km² ed è composta da 234 comuni distribuiti in quattro province.

Diverse le aziende sul territorio, che spaziano in differenti settori. Dalla produzione di caramelle, qui infatti hanno origine due dei marchi del gruppo Elah Dufour Novi, nato nel 1982 da quattro marchi storici dell’industria italiana. Elah, fondata a Genova nel 1909 da Francesco Ferdinando Moliè, e Dufour, fondata a Genova nel 1926 dalla famiglia Dufour.

Alla produzione delle famose sedie di Chiavari, con l’azienda dei Fratelli Levaggi, impegnata nella produzione dal 1963, utilizzando metodi e materiali tradizionali, e con una continua attenzione alla sperimentazione e alla ricerca formale. All’Olio Carli, che da oltre cent’anni, lavora rispettando l’armonia tra l’artigianalità e la tecnica, con un occhio particolare al rispetto dell’ambiente.

Genova, foto per gentile concessione di Lucrezia De Carolis

Genova

Nella città di Genova antico e moderno si mescolano, la parte contemporanea offre bellissimi interventi architettonici come l’Acquario e la riqualificazione del Porto Antico ad opera di Renzo Piano. Il suo centro storico è un affascinante dedalo di vicoli che si aprono su piccole piazzette, arricchito da palazzi, chiese ed edicole votive. Una città di mare, antica Repubblica marinara, che nei suoi caruggi da sempre custodisce un melting pot di odori, sapori, lingue e culture diverse. Spazi ristretti, tra colline e mare, che racchiudono splendide dimore, nelle quali gli stili architettonici si sovrappongono. Attorno al Porto Antico, nella zona di Sottoripa, si sviluppa il vero cuore della città vecchia, qui il consiglio è perdersi, tra le scritte sui muri, i portoni e i caffè, divertendosi ad ascoltare le voci degli abitanti dei quartieri.

E poi le botteghe storiche, alcune in attività da più di 100 anni, dove assaggiare antiche ricette o acquistare prodotti artigianali. Infatti i nomi delle vie richiamano spesso un passato legato alle attività artigiane e alle corporazioni, come Via degli Orefici, Vico degli Indoratori, Via dei Pollaiuoli, Vico del Piombo e Salita dell’Oro. Tra queste antiche attività la confetteria Pietro Romanengo, il suo negozio è un piccolo gioiello rimasto inalterato dal giorno della sua apertura nel 1814, dove si possono assaggiare deliziose preparazioni. Nel sestiere della Maddalena hanno sede i Rolli, 42 palazzi, fra gli oltre 100 esistenti, dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Sono palazzi storici ricchissimi di decorazioni con splendidi atri e giardini. Nel 1576 un Decreto del Senato rese questi palazzi un particolare sistema di ospitalità pubblica che prevedeva di ospitare a turno visite di stato. È possibile visitare questi palazzi un weekend all’anno, durante l’evento Rolli Days.

Per guardare la città dall’alto e ammirare i tetti delle vecchie case in ardesia, le torri medievali e le cupole barocche, con il mare che fa da sfondo, bisogna salire al belvedere della Spianata di Castelletto. Per raggiungerlo si può percorrere o la Circonvallazione a Monte oppure salire con l’ascensore in stile liberty, che sale da Piazza Portello. Oppure si può salire sulla Lanterna, simbolo della città, che con i suoi 76 metri, è il faro più alto del Mediterraneo e il secondo d’Europa.

Tra gli edifici di culto la Cattedrale di San Lorenzo, in stile genovese, con la facciata bianca e nera e i suoi leoni a fare la guardia. All’interno è custodita una granata lanciata dalla flotta inglese durante la seconda guerra mondiale che, pur sfondando il tetto della chiesa, rimase inesplosa. E la Chiesa dei Santi Ambrogio e Andrea, detta chiesa del Gesù, che custodisce due tele di  Rubens, Il miracolo di S. Ignazio di Loyola e La Circoncisione di Gesù.

Per una passeggiata rilassante l’antico borgo di pescatori di Boccadasse. Autentico luogo di lavoro per i pescatori, tra insenature di sassi tondi e creuze che si arrampicano fino ai belvedere. E la passeggiata Anita Garibaldi, una passerella lunga circa 2 km, immersa nella natura, che dal porticciolo del quartiere residenziale di Nervi arriva all’antico scalo di Capolungo.

Genova è anche città di cultura, qui hanno sede l’Università degli Studi di Genova, con oltre 120 corsi in 11 ambiti, e molti i musei. Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, i Musei di Strada Nuova, l’Archivio Museo della Stampa – Raccolta gutenberghiana Francesco Pirella, un tesoro da scoprire per gli appassionati di tipografia, e il Museo Wolfsoniana, sulle arti decorative e di propaganda del periodo 1880/1945. Il Galata Museo del Mare, il più grande museo dell’area mediterranea dedicato al mare e alla storia della navigazione, e il Museo Civico di Storia Naturale Giacomo Doria. Al Porto Antico la Città dei Bambini e dei Ragazzi, una grande struttura dedicata a gioco, scienza e tecnologia. E poi a Via del Campo 29Rosso, nel cuore del centro storico di Genova, la strada cantata da Fabrizio De André nell’omonima canzone museo della canzone d’autore genovese, dove si possono ammirare dischi in vinile originali, fotografie, libri, riviste d’epoca, curiosità e la “Esteve ’97”, chitarra appartenuta a Fabrizio.

Anche nei dintorni di Genova ci sono molti posti da visitare. In Valle Scrivia il Castello della Pietra, a Vobbia, e il Monte Antola nell’omonimo parco naturale. Il borgo marinaro di Camogli, un luogo da cartolina, con le sue case colorate che si sviluppano intorno al suo porticciolo e alla spiaggia di ghiaia che conduce al faro. Qui vicino non si può perdere una visita all’Abbazia di San Fruttuoso, monastero benedettino dell’anno mille, che è stato anche covo di pirati e borgo di pescatori, oggi bene FAI Fondo Ambiente Italiano. Nello specchio d’acqua antistante la baia di San Fruttuoso, area marina Protetta di Portofino, a 30 metri di profondità, c’è l’enorme statua del Cristo degli Abissi.

Nel comune di Mele si possono visitare le Terme di Genova, il Museo della Carta e il santuario dell’Acquasanta. E poi Recco, Rapallo, Santa Margherita e Portofino. La piccola ma graziosa Zoagli e Sestri Levante con la sua meravigliosa Baia del Silenzio.

shutterstock | Monticello

Imperia

La città di Imperia nasce dall’unione amministrativa di due differenti città, Oneglia e di Porto Maurizio, separate dal torrente Impero, dal quale prende il nome. Una piccola città con le caratteristiche tipiche delle città liguri che si arrampicano dal mare verso le colline. Nel bel mezzo della Riviera Ligure di Ponente e della Riviera dei Fiori in un tratto di costa stretta tra le Alpi Marittime ed il Mar Ligure.

Il quartiere più antico di Porto Maurizio è il Parasio, dove è possibile passeggiare tra i caruggi ed esplorare il piccolo centro. Qui si trova la chiesa più grande della Liguria, il Duomo-Basilica di San Maurizio, splendido esempio in stile neoclassico. Per godere del panorama bisogna salire fino alla Loggia di Santa Chiara con le colonne che si affacciano sul mare. Ad Oneglia si respira l’atmosfera marittima, il suo centro storico è perfettamente conservato, conserva le sue caratteristiche di piccolo borgo marinaro, costruito nell’800.

Il dominio dei Savoia ha influito sull’architettura, ne è un esempio Piazza Dante, circondata da portici d’ispirazione neoclassica in cui domina il Palazzo del Cremlino, l’ex sede comunale della città. Da visitare anche Palazzo Doria, dove nacque l’ammiraglio Andrea Doria e la Collegiata di san Giovanni Battista, una chiesa in stile tardo barocco genovese risalente al 1739. Altro luogo d’interesse è Villa Grock, una villa in stile liberty, oggi ospita eventi e set cinematografici. Voluta dal clown svizzero Adrien Wettach, in arte Grock. Eletto “Re dei clown” all’Olympia di Parigi nel 1919, fu una vera e propria star internazionale dall’inizio del novecento fino al suo addio alle scene nel 1954. E poi il Museo dell’olio d’Oliva, per seguire un viaggio alla scoperta della storia e della produzione di quella che è stata la maggiore fonte di sostentamento per la zona per molto tempo. Due eventi biennali animano la città, il Writing Day, al quale partecipano centinaia di artisti writers proveniente da tutta Italia. E la manifestazione internazionale Vele d’Epoca di Imperia che ospita una competizione di barche a vela antiche provenienti da tutto il mondo.

La provincia di Imperia è immersa nel verde degli ulivi, tra spiagge e promontori. Qui la città più famosa è sicuramente Sanremo, celebre per ospitare il Festival della canzone Italiana e per il suo Casinò. È conosciuta anche per essere la città dei fiori, grazie alle coltivazioni di garofani, rose e verde ornamentale. Degno di visita anche Montegrazie, piccolo paese caratteristico e molto suggestivo, che ospita il Santuario di Nostra Signora delle Grazie, chiesa tardo romanica costruita nel 1450. Triora, conosciuta come il borgo delle streghe, il borgo di Dolceacqua e di Pigna, borgo costruito in cerchi concentrici, chiamati chibi, le sue terme di lago Pigo, erano già conosciute in età romana. È tra i maggiori produttori mondiali di mimose, coltivate per essere utilizzate per la preparazione di prodotti cosmetici.

E poi Bordighera e Ventimiglia, qui si possono ammirare i Giardini Botanici Hanbury, affidati all’Università degli Studi di Genova ed Area Protetta Regionale. Un bellissimo giardino in cui 5800 specie di piante ornamentali, officinali e da frutto, si alternano a strutture architettoniche ed elementi decorativi di gran pregio. Per chi ama passeggiare nella natura, in Liguria si può seguire il sentiero dell’Alta Via, un percorso che collega le estremità della riviera ligure, da Ventimiglia a Ceparana, dalla Provincia di Imperia alla Provincia di La Spezia.

Shutterstock | Anton Watman

La Spezia

La Spezia è un tipica città sul mare, importante porto, soprattutto come scalo mercantile. Spesso non viene considerata negli itinerari turistici perché nella sua provincia ci sono mete molto più conosciute, ma anche la città offre luoghi interessanti da visitare. Come la passeggiata sul lungomare e il Ponte Thaon de Revel, che conduce sul piccolo isolotto che fa da supporto al porto e collega la passeggiata Morin al porto Mirabello. Vista la vocazione marinara della città è l’occasione per vedere pescherecci, barche a vela, barche da diporto e yacht. Per riposarsi all’ombra degli alberi si possono visitare i giardini pubblici, un luogo molto accogliente e ricco di specie vegetali di vario tipo, dove poter vedere anche la statua equestre dedicata a Garibaldi. Nel centro storico molti i palazzi in stile Liberty, qui si trova anche la chiesa di Santa Maria Assunta, edificio del duecento, con una bella facciata scandita a righe orizzontali. Al suo interno conserva un nutrito patrimonio artistico di opere provenienti da altri edifici religiosi soppressi nel tempo, fra cui la grande tela del 1642 raffigurante la Moltiplicazione dei pani e dei pesci di Giovan Battista Casone.

La città di La Spezia è ricca di musei interessantissimi, come il Museo Civico Amedeo Lia che raccoglie esemplari di pittura italiana dal Duecento al Settecento, miniature medievali, ceramiche di Limoges, ritratti e sculture. Il Museo Civico del Sigillo con la un’ampia collezione di sigilli, il CAMeC che ospita opere di arte moderna e contemporanea, ed il Museo del Castello di San Giorgio che sorge sul colle in cui si insediò il primo nucleo dell’abitato spezzino. Ed anche il Museo Tecnico Navale, che espone migliaia di reperti unici che raccontano gli avvenimenti della storia navale, dalle origini della navigazione ai nostri giorni. E poi si può fare tappa alla Piazza del Mercato, dove acquistare prodotti tipici e soprattutto pesce fresco.

La provincia vanta quelli che sono tra i territori più amati e conosciuti d’Italia, dal Parco Naturale delle Cinque Terre alla Val di Magra, passando per Palmaria e Tinetto. Le sue coste formano il Golfo dei Poeti, borghi arroccati sulla roccia, falesie scoscese, folte pinete e insenature disegnano il paesaggio costiero. Un paesaggio caratterizzato da una fitta trama di terrazzamenti a fasce, chiamati ciàn, che interrompono le forti pendenze. Muretti a secco che sostengono i terreni da coltivare, su cui sorgono orti, vigne, scalinate, casolari e mulattiere. Qui gli amanti del trekking, ma anche dagli appassionati di cavalli e di mountain-bike, possono passeggiare tra i sentieri, mentre per chi predilige il mare può dedicarsi all’attività subacquea, in particolare a Franata di Corniglia, vero e proprio paradiso di cernie, murene, gronghi, aragoste, donzelle e spugne.

Le Cinque terre sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, i suoi cinque borghi sono Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso. Qui ci può perdere tra natura e storia, molte le testimonianze architettoniche da vedere, e poi il mare e il panorama mozzafiato.

shutterstock | Olena Z

Savona

Arrivando dal mare, la fortezza del Priamar domina la città. Costruita dai genovesi tra il 1542 ed il 1544, per controllare la città e proteggere il suo territorio. Utilizzata negli anni anche come colonia penale, qui fu detenuto Giuseppe Mazzini. Oggi ospita il Museo Pertini ed il Museo Archeologico di Savona, e in estate diventa ospita la stagione lirica del teatro Chiabrera. L’accesso al centro storico di Savona è dalla torre del Brandale, uno dei simboli più famosi della città. Ornata dall’orologio a stemmi di maiolica, era la principale delle 50 torri. Al suo interno è ospitata la Campanassa, una grande campana trecentesca che viene fatta rintoccare in occasioni speciali. La torre è parte di un complesso che comprende anche il Palazzo degli Anziani, dove è custodita una collezione lapidaria. Nella Pinacoteca civica, ospitata a Palazzo Gavotti, tra le varie opere è conservata la collezione delle icone di Madonne con tre mani e nella sezione di arte contemporanea si possono ammirare capolavori di Jean Arp, Massimo Campigli, Giuseppe Capogrossi, Giorgio de Chirico, Paul Delvaux, Jean Dubuffet, Lucio Fontana, Asger Jorn, René Magritte, Joan Mirò, Pablo Picasso e Man Ray. La città ospitò anche due papi, Sisto IV e Giulio II, che hanno lasciato opere di notevole importanza come la Cappella Sistina che sorge in prossimità della Cattedrale dell’Assunta e gli appartamenti papali. Un rito molto sentito in città sono i 21 rintocchi della campana di Piazza Mameli, ogni giorno alle 18,00, per commemorare i caduti di tutte le guerre.

La provincia di Savona è considerata il paradiso per gli amanti delle arrampicate e della mountain bike. In particolare la zona di Finale Ligure con le falesie a picco sul mare. Molto da vedere anche per chi ama la speleologia. Consigliata una visita alle grotte di Borgio Verezzi e spettacolari Grotte di Toirano, che custodiscono resti e impronte di orso delle caverne che qui trascorreva il letargo. La sua presenza è attestata da un gran numero di resti ossei, da impronte di zampe sul suolo e dalle tracce di unghiate sulle pareti. Percorsi indimenticabili tra laghi d’acqua cristallina sovrastati da formazioni calcaree, stalattiti e stalagmiti. In provincia anche diversi borghi medievali, tra questi Finalborgo, che nel Medioevo era la capitale del Marchesato di Finale, Laigueglia con i suoi belvedere sul mare e Noli, antica repubblica marinara, Verezzi, Millesimo e Zuccarello, con i suoi portici e le strade in galleria. Colletta di Castelbianco, antico borgo distrutto dal terremoto del 1887, e ricostruito negli anni ‘80. Oggi è un albergo diffuso inserito tra i Borghi più Belli d’Italia. Il pesaggio qui permette di godere del pieno relax, la valle Pennavaira è infatti un paradiso per tutti gli amanti delle escursioni.

I parchi della Liguria

Il sistema dei parchi e delle aree naturalistiche in Liguria comprende quasi il 12% del territorio regionale, per una superficie complessiva di circa 60 mila ettari. I parchi sono spesso collegati tra loro da sentieri attrezzati, percorribili a piedi, a cavallo o in bicicletta.

L’Alta Via dei Monti Liguri attraversa per 400 chilometri la regione, percorrendo spesso il crinale montuoso, tra le vette e il mare, a ridosso di borghi e testimonianze storiche.

Unico parco nazionale quello delle Cinque Terre, molti invece i parchi regionali come il Parco Naturale Regionale del Beigua. La più vasta area naturale ligure e l’unico GeoPark in Italia, inserito dall’Unesco nella lista dei geoparchi mondiali. Poi il Santuario Pelagos, il santuario dei Cetacei, prima area protetta internazionale del Mediterraneo di cui fa parte il tratto di mare tra Sardegna, Toscana, Liguria, Principato di Monaco e Francia, una delle zone più ricche di vita del Mediterraneo.

Le eccellenze della Liguria

Eccellenza tipica della provincia di Savona era la produzione di chinotto, oggi sono coltivate ancora solo poche piante grazie all’impegno delle aziende che hanno aderito al Presidio Slow Food. Una pianta originaria della Cina, che arrivò sulla costa ligure,  da Varazze a Finale, nel 1500, grazie ad un navigatore savonese. Il primo laboratorio di canditura in Liguria risale al 1877, e in pochi anni nacquero molti stabilimenti locali che, impiegando le tecniche introdotte dai francesi, affinarono l’arte della canditura, costruendo così la tradizione pasticciera ligure. Da segnalare anche il progetto Lavanda Riviera dei Fiori che propone di promuovere e valorizzare il territorio attraverso il suo legame con la lavanda. Il progetto è ampio e coinvolge diversi settori. Prevede vari livelli d’intervento, dalla ricerca della specie di lavanda più idonea alla produzione di oli essenziali, al marketing condiviso, all’obiettivo di trasformare le materie prime in loco, senza necessità di quantità industriali, ottimizzando così tutti i costi per rendere la lavanda una fonte primaria di reddito. Ma si pone anche uno scopo divulgativo, per mettere in comunione le esperienze dei singoli produttori con i ricercatori ed i tecnici, e formativo, oltre che turistico.

Il borgo di Lorsica è famoso da secoli per la produzione di pregiate sete damascate, la cui produzione ha nel Medioevo quando l’attività di produzione, da Genova, venne dislocata nei territori rivieraschi e dell’entroterra. Qui gli artigiani si specializzarono nella lavorazione del damasco e dei tessuti serici, come testimoniato nei documenti dell’Archivio di Stato datati 1675, che dal porto di Genova venivano spedite per arredare corti e dimore nobiliari italiane ma anche europee. Quest’arte è tuttora viva e praticata, infatti a Regione Liguria ha ideato e registrato il marchio collettivo geografico Artigiani In Liguria proprio per rendere riconoscibili le botteghe e le lavorazioni artigianali liguri. La produzione del damasco di Lorsica rientra in questo marchio, ed è legata prevalentemente all’arredamento.

Del marchio fanno parte la lavorazione dell’ardesia della Val Fontanabuona, l’arte orafa, la ceramica, il cioccolato, la composizione floreale, il ferro battuto e altri metalli ornamentali, la filigrana di Campo Ligure, la gelateria, la panificazione, la pasta fresca, il restauro artigianale, la sedia di Chiavari, il velluto di Zoagli e il vetro.

La cucina locale

Fra le specialità gastronomiche il pesto è sicuramente la più rinomata, come la focaccia genovese, la farinata, la cima alla genovese, la torta pasqualina, i pansoti alla salsa di noci, i frisceu, frittelle salate di verdure o di pesce. E poi la focaccia al formaggio di Recco. Fra i dolci la panera, un semifreddo al caffè.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • Genova con i suoi 113 ettari di superficie è uno dei centri storici medievali più estesi d’Europa e con la maggiore densità abitativa.

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