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Alla scoperta del Lazio, tradizioni e numeri della regione centro geografico dell’Italia

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L’Appuntamento con l’Abitante Viaggiatore oggi vi accompagna in un viaggio alla scoperta del Lazio: scopriamo insieme i numeri sugli abitanti, le città e le tradizioni più affascinanti di questa regione centro geografico dell’Italia.

La regione non solo ospita la capitale d’Italia, ma vanta anche bellissimi luoghi da visitare sparsi nelle aree interne, tra boschi e laghi vulcanici, e la costa. Qui la storia ha lasciato moltissime tracce che vanno dagli etruschi agli interventi architettonici di epoca fascista, con molti angoli che aspettano ancora di essere scoperti.

Gli abitanti e le imprese del Lazio

Il Lazio è al nono posto per superficie tra le regioni italiane, la sua densità abitativa è di 342 abitanti per km² ed è composta da 378 comuni distribuiti in quattro province.

Nel Lazio ci sono circa 650.755 mila imprese (dati Unioncamere), molti i centri di ricerca e le start up. Tra le migliori aziende sul territorio regionale Ceramiche Catalano, fondata nel 1967, offre un’altissima qualità produttiva nel settore del sanitario in ceramica Made in Italy. Ha un unico impianto di 170.000 mq, 70.000 coperti, con 240 lavoratori impiegati e macchinari di nuova generazione che raggiungono una capacità produttiva di quasi 1.500 pezzi al giorno che esporta in tutto il mondo. Poi l’azienda Slamp, nata nel 1994 a Pomezia, è uno dei brand più rappresentativi nel panorama dell’illuminazione decorativa che vanta collaborazioni di altissimo livello come Zaha Hadid, Doriana e Massimiliano Fuksas, Daniel Libeskind, Alessandro Mendini, Studio Job, Riccardo Dalisi, Nigel Coates e Analogia Project.

Nelle provincie di Roma e Frosinone uno dei principali settori economici è quello del tessile. Nella capitale, infatti, hanno sede le migliori sartorie internazionali e molte aziende dell’alta moda, e in provincia di Frosinone sorge il distretto dell’abbigliamento della Valle del Liri, in cui operano quasi 90 aziende con circa 500 addetti. Poi l’Acqua Fiuggi, che sgorga nel bacino che si trova ai piedi dei Monti Ernici, nella conca di Fiuggi che in epoca preistorica era un lago. Conosciuta e apprezzata in tutto il mondo

Isola del Liri, Frosinone, Italy – August 2018 – Scenic waterfall of Isola del Liri, small town in the province of Frosinone, Lazio, central Italy. | Credits Shutterstock

Frosinone

La città di Frosinone affonda le sue radici in epoche lontane, ma non ci sono molte tracce ancora visibili della sua storia. Saccheggi, eventi sismici e i bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale hanno distrutto buona parte dei beni architettonici e storici, nonostante tutto, la città riserva luoghi molto interessanti da visitare.

Arrivando in città spicca su tutto il campanile della cattedrale di Santa Maria Assunta. Di origini paleocristiane, fu ricostruita nel medioevo in stile romanico e poi rimaneggiata nel XVIII secolo. Nel 1944 i bombardamenti la danneggiarono seriamente e fu restaurata nel 1950 cercando di ricreare le linee romaniche originali e riprendendo le bifore presenti all’origine. A conservare la memoria storica il Museo Archeologico, che organizza diversi incontri e laboratori per avvicinare adulti e bambini alla storia e far riscoprire le antiche tecniche, metodi di scrittura e il mondo dell’archeologia.

Ai piedi del colle dove si erge la città, traccia visiva dell’epoca romana sono le rovine dell’anfiteatro romano e del complesso termale ed anche la Tomba di Sant’Angelo. Per chi ama il verde ci sono Parco delle Colline, con all’interno un’area archeologica e uno spazio per bambini e il giardino all’italiana della Villa Comunale Contessa De Matthaeis. Nel Palazzo della Provincia, è possibile ammirare La Danzatrice, una statua bronzea in stile liberty opera di Amleto Cataldi, e le opere di Umberto Mastroianni, padre di Marcello, Guttuso e d’Arpino. E poi il grattacielo Edera, alto 90 metri e costruito negli anni ’70, è un edificio molto importante nella storia dell’architettura del Lazio.


La zona intorno a Frosinone fu il rifugio di San Benedetto, qui sono ancora presenti le tracce della sua influenza. Molti i monasteri a lui dedicati, dove di praticava la sua filosofia dell’ora et labora. Ispirandosi alla sua filosofia è nato il Cammino delle Abbazie che ripercorre il tragitto che San Benedetto effettuò tra gli anni 525-529 per recarsi da Subiaco a Montecassino riadattato alla successiva evoluzione urbanistica. Il percorso è composto di nove tappe da percorrere a piedi, in bici o a cavallo, tra fede, storia e natura, immersi nel silenzio. Le tappe toccano il Monastero di Santa Scolastica, il Sacro Speco, l’Arco di Trevi, di età romana, che si erge improvviso tra i boschi, la chiesa della Madonna della Neve e il borgo medioevale di Guarcino. Poi si prosegue con la visita alla Certosa di Trisulti fatta costruire da Papa Innocenzo III nel 1204, Collepardo, Badia di San Sebastiano, Borgo di San Leucio e Veroli. Da qui si continua con l’Abbazia di Casamari, fondata dai benedettini nel 1035, è uno dei migliori esempi al mondo di architettura gotico-cistercense e l’Abbazia di San Domenico, nei pressi di Sora. Si attraversano percorsi immersi nella natura, tra boschi e fiumi, con affacci su scorci mozzafiato, fino ad arrivare all’Abbazia di Montecassino. Fondata da San Benedetto che fu per molti secoli il centro della cultura occidentale grazie all’opera dei monaci amanuensi. Distrutta durante la Seconda Guerra mondiale, fu interamente ricostruita.

Queste zone del Lazio, chiamate Ciociaria, oltre alle abbazie, hanno piccole città e tanti paesini, con borghi che svettano sui colli, ma anche molte fonti termali. Tra queste il centro termale di Fiuggi, le Terme Pompeo a Ferentino e le Terme Varroniane a Cassino. A Cassino ha anche sede l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

E poi Isola del Liri, famosa per le sue cascate naturali, che cadono nel cuore del suo centro storico con un salto di 27 metri, accanto al castello Boncompagni-Viscogliosi.  A livello naturalistico da vedere anche le Grotte di Collepardo e la Riserva Naturale Lago di Posta Fibreno, 400 ettari con la particolarità della sua isola galleggiante, fatta da torba e arbusti, che si sposta con le correnti.

Panoramic view in Gaeta, province of Latina, Lazio, central Italy. | Credits Shutterstock

Latina

La città di Latina è di recente fondazione, fu costruita nel 1932 dalla bonifica dell’Agro Pontino, per questo il suo assetto urbanistico è quello classico delle città fascite, con architetture in stile razionalista e monumenti celebrativi. Il centro della città è la Piazza del Quadrato che rappresenta il primo nucleo della città, qui il Museo della Terra Pontina, che  ripercorre la storia del XX secolo, dal periodo precedente alla bonifica, fino a quello in cui fu fondata la città. A Piazza dei Bonificatori il Palazzo delle Poste, progettato dall’architetto Angiolo Mazzoni del Grande, futurista e firmatario del Manifesto dell’Architettura Aerea.

La sede del Municipio con la Torre Civica rivestita in travertino, si trova a Piazza del Popolo. Nel giardino del palazzo, la Dafne di Elisabetta Mayo e al centro della piazza la fontana con la grande sfera in travertino del 1939. Nel Palazzo del Governo a Piazza Libertà è conservato il ciclo pittorico La Conquista della Terra di Duilio Cambellotti. All’artista poliedrico è dedicato un museo che si trova nei pressi della Chiesa di San Marco. Una delle costruzioni più rappresentative del periodo fascista è sicuramente il Palazzo M, imponente opera che avrebbe dovuto far parte di complesso più articolato che non vide mai la luce.

Tra i musei di Latina anche il Piana Delle Orme, museo storico, nato da una collezione privata che, attraverso una raccolta di macchinari e oggetti, racconta la storia dei primi 50 anni del Novecento. E la Galleria civica d’arte moderna e contemporanea con più di 400 opere dalla fine dell’Ottocento ad oggi, con un focus sugli anni Trenta.

Tra le manifestazioni che si tengono a Latina l’International Circus Festival of Italy unica manifestazione in Italia dedicata al mondo del circo che vede coinvolti artisti provenienti da tutto il mondo.

La provincia di Latina comprende i tratti di costa più belli della regione, come Sperlonga, Gaeta, San Felice Circeo e Sabaudia. Qui la Bufalara, che prende il nome dalla presenza delle bufale che pascolano al di là delle dune, con una spiaggia lunghissima circondata dal Parco Nazionale del Circeo. Molti gli appassionati di surf, windsurf e kitesurf che si ritrovano sulle spiagge della provincia.

Gli appassionati di trekking possono seguire diversi itinerari: dal Picco di Circe a San Felice Circeo, all’Eremo di San Michele Arcangelo e Monte Redentore a Formia, fino a percorrere un tratto della via Francigena.

A Cisterna di Latina, si trova il Giardino di Ninfa, Monumento Naturale dalla Regione Lazio. Giardino storico, all’inglese, che ha una fama internazionale. Iniziato nel 1921 sui ruderi della cittadina medioevale di Ninfa. Oasi del Wwf dal 1976, ha otto ettari di giardini dove ammirare 1300 specie di piante tra cui 19 varietà di magnolia decidua, betulle, iris acquatici e aceri giapponesi e a primavera i ciliegi ornamentali.

E poi il parco archeologico della città romana Norba antica, le isole Pontine, e i borghi come Sermoneta con il suo castello Castello Caetani, e Bassiano, famoso per il prosciutto.

 

RIETI, ITALY. April 29, 2018: Rieti, city of central Italy. Velino river with ancient houses and the historic remains of the Roman bridge below. Nature with bright colors. | Credits Shutterstock

Rieti

La città di Rieti è attraversata dal fiume Velino e sullo sfondo ha il bellissimo panorama del monte Terminillo. Fin dall’antichità è stata importante crocevia tra i monti Sabini e quelli Reatini, la sua antica storia ha lasciato numerose tracce visibili in città e nei suoi dintorni. È la protagonista del famoso Ratto delle Sabine e in epoca romana si passava di qui per trasportare il sale lungo la via Salaria. Considerata fin dall’antichità il Centro geografico dell’Italia, il cosiddetto Umbilicus Italiae. A celebrare questa tradizione un monumento in travertino con una targa in cui è scritto in 20 lingue “Centro d’Italia”.

Molti i luoghi d’interesse in città, dal ponte romano costruito negli anni trenta del novecento, alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, nel centro storico, che risale al VI secolo, poi modificata e parzialmente ricostruita nel XII secolo. Rieti fu spesso sede papale per cui fu costruito il Palazzo Vescovile, detto anche Palazzo Papale, tra il 1283 e il 1288. Il palazzo ospita anche il Museo dei Beni Ecclesiastici della Diocesi.

Il Palazzo Vincentini, che oggi ospita la sede della Prefettura, oltre ad essere un palazzo dal grande valore storico, ha annesso il Giardino del Vignola, un bellissimo giardino all’italiana sul quale si affaccia una splendida loggia a due ordini di archi. Nel Palazzo Dosi Delfini ha sede la Sabina Universitas Polo Universitario di Rieti, che gestisce le sedi distaccate della Facoltà di Ingegneria e la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza” ed il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) dell’Università degli Studi di Viterbo “Tuscia”.

Per gli appassionati di musica il Teatro Flavio Vespasiano, famoso per la sua ottima acustica. Uno dei quartieri più belli e caratteristici del centro storico è il Quartiere dei Pozzi, un esempio degli antichi mestieri legati all’acqua che si svolgevano in città. Qui gli artigiani si dedicavano alla lavorazione del guado dal quale si estrae il pigmento blu per colorare i tessuti, infatti c’erano aree per la macerazione dei tessuti e attività per l’estrazione della sabbia e dell’argilla. Per valorizzare questo quartiere in estate viene organizzata la manifestazione Le Osterie Dei Pozzi, un itinerario enogastronomico all’interno di tante Osterie, tre giorni di festa, di musica e di buon cibo.

Per visitare la provincia, Rieti è il punto di partenza ideale, da qui ci si può spostare per ammirare le meraviglie della Sabina, dove visitare santuari francescani, fortezze, castelli e stupende oasi naturali protette. A Greccio San Francesco mise in scena il primo Presepe Vivente della storia. Qui è possibile visitare il santuario e percorrere gli itinerari naturalistici sulle orme di San Francesco. Poi il monte Terminillo, dove poter sciare o dedicarsi alle escursioni, e il lago del Salto, il bacino artificiale più esteso della regione Lazio derivato dalla costruzione della diga sul fiume Salto nel 1940 che sommerse gli originari i paesi della Valle del Cicolano, oggi ancora sommersi, ricostruiti sulle sponde del bacino.

E poi il Borgo di Antuni, uno dei numerosi paesi fantasma della regione la cui storia fu interrotta durante la Seconda Guerra Mondiale, nel 1944, quando per errore venne bombardato, oggi visitabile con l’Associazione Camminando Con.

Rome, Italy city skyline with landmarks of the Ancient Rome ; Colosseum and Roman Forum, the famous travel destination of Italy | Credits Shutterstock

Roma

La capitale d’Italia, una delle città più belle al mondo, dalla storia millenaria. In città ogni angolo racconta il suo passato, non c’è uno scorcio che non vale la pena soffermarsi a guardare, anche se negli ultimi anni la sua bellezza è stata offuscata dall’incuria. Fare l’elenco dei luoghi più belli da visitare potrebbe essere un’operazione infinita, turisti da tutto il mondo vengono a visitare il Colosseo, i Fori Imperiali, Piazza di Spagna, la Città del Vaticano e Fontana di Trevi. Ma ci sono luoghi meno conosciuti che regalano lo stesso stupore di quelli appena elencati, come la chiesa di San Luigi dei Francesi, poco distante da piazza Navona, nel rione Sant’Eustachio. All’interno è possibile vedere gratuitamente tre capolavori di Caravaggio: il Martirio di San Matteo, San Matteo e l’angelo e la Vocazione di san Matteo. Qui vicino vale la pena visitare la chiesa Sant’ Ignazio di Loyola, dove ammirare la cupola di Andrea Pozzo, qui l’effetto stupore è assicurato. L’inganno prospettico ottenuto attraverso la pittura fa percepire il soffitto come una normale cupola, soltanto avvicinandosi ci si rende conto che in realtà è piatto. Se vi affascina l’anamorfismo nel convento di Trinità dei Monti è possibile vedere due interessanti dipinti murali del ‘600.

Nella chiesa di Santa Maria in Vallicella è possibile vedere una macchina barocca realizzata da Rubens, una pala d’altare che custodisce un antico affresco del ‘400 che viene messa in funzione durante la celebrazione del sabato. Nel quartiere multietnico dell’Esquilino, nel parco di Piazza Vittorio Emanuele II, si trova la Porta Alchemica, misterioso monumento, unico elemento superstite di Villa Palombara, costruita tra il 1655 ed il 1680 da Massimiliano Palombara, marchese di Pietraforte, noto alchimista romano convinto di poter trasformare i metalli in oro.

Altro luogo molto affascinante è il quartiere Coppedè, costruito tra il 1913 e il 1926 con un mix di dettagli architettonici che riprendono elementi dell’arte Liberty, Art Decò, con dettagli di arte greca, gotica, barocca e addirittura medievale, capace di trasportarti in una dimensione fantastica. E poi la Casina delle Civette realizzata secondo un eclettico mix di stili, dal gotico al liberty. Roma è anche musei, gallerie d’arte contemporanea e street art. Su questo tema è possibile seguire un percorso turistico che include ben 13 dei 15 municipi della Capitale e tocca 30 quartieri, da quelli storici e centrali come Testaccio a quelli periferici come San Basilio, Tor Pignattara e Tor Bella Monaca. Ed anche artigianato e design al Mercato Monti, un vero e proprio urban market, con un’attenzione particolare alla ricerca di giovani talenti e alla promozione di progetti creativi che ha appuntamento fisso con tutti i weekend da Settembre a Giugno nel quartiere Monti.

A Roma ci sono quattro università statali. La Sapienza cha ha più di 700 anni di storia, ha 11 facoltà dislocate in diverse sedi, quella centrale nella città universitaria, e poi in diversi punti della città come anche nei poli di Latina e Rieti. Poi l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, il secondo Ateneo della capitale. Comprende 6 Facoltà, all’interno dell’area ricerca sono presenti importanti istituzioni come il CNR e l’Agenzia Spaziale Italiana, e il Laboratorio Nicola Cabibbo, centro internazionale di fisica fondamentale e applicata promosso anche dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. La terza università è l’Università degli Studi Roma Tre, l’ateneo più giovane della città, fondato nel 1992. Con all’attivo 12 dipartimenti è un centro di produzione culturale che lavora a livello internazionale organizzando convegni e seminari. L’Università degli Studi di Roma Foro Italico è la quarta università statale di Roma, con sede nel complesso monumentale del Foro Italico è l’unico ateneo italiano ad essere interamente dedicato all’attività motoria e allo sport.

La provincia di Roma è altrettanto ricca di meravigliosi posti da visitare, dai Castelli Romani, con i laghi vulcanici, tra boschi, ville e castelli, e poi Tivoli borgo medievale meraviglioso, costruito sopra una cascata e sulle rovine romane, sede delle bellissime Villa d’Este, Villa Adriana e Villa Gregoriana. A Formello le Gallerie Etrusche, a Ladispoli le Tombe Etrusche, a Civitavecchia le sue Terme e il Castello di Bracciano. Per escursioni in mezzo alla natura ci sono la gola di Ponte Lupo e i laghi colorati della Solfatara di Pomezia, le Mole del Fossi di Sant’Antonio, la cascata dell’inferno nel Parco di Veio e molto altro.

The famous “Palazzo dei Papi” in Viterbo, Lazio, central Italy | Credits Shutterstock

Viterbo

L’antica città etrusca è ricca di chiese romaniche e gotiche, due stili che, nell’architettura locale, si sono sviluppati in continuità armonica, creando un mix di elementi che rendono ancora più interessanti gli edifici. Ma anche costruzioni rinascimentali, chiostri, torri, tutto racchiuso tra le mura di cinta che svelano un centro storico caratterizzato da casette in pietra, fontane e quartieri medievali. La città di Viterbo è anche detta città dei papi, qui tra il 1257 al 1281, c’è stata la sede pontificia, edificio simbolo della città infatti è proprio il Palazzo dei Papi, struttura romanica con molti dettagli gotici, in particolare nel suo loggiato. Alle spalle l’affaccio sulla Valle Faul, dove dalla terra emerge un gigante, l’installazione dell’artista Steward Johnson intitolata Il risveglio.

Nel centro storico uno dei posti più affascinanti è via San Pellegrino dove si trova il Palazzo degli Alessandri, l’antica torre e Casa Poscia, tipico esempio dell’architettura medievale.

Diversi anche i musei da poter visitare, tra questi il Museo della Macchina di Santa Rosa, nel quale viene raccontata la storia dei Facchini e della Macchina di Santa Rosa. Ogni anno il 3 settembre in suo onore più di 100 uomini vestiti con un  abito tipico, trasportano sulle proprie spalle una torre illuminata, alta circa 30 metri e di circa 50 quintali che reca in cima la statua della Santa. Poi il Museo Archeologico Nazionale Etrusco all’interno della Rocca Albornoz e il Museo della Ceramica della Tuscia, con 7 sale in cui sono esposti oltre 380 reperti ceramici in un percorso evolutivo sulle tipologie ceramiche in uso a Viterbo e in altri centri dell’alto Lazio tra la fine del XII secolo e il XVII secolo.

Viterbo è anche zona termale, le Terme dei Papi, conosciute fin dall’antichità, sono tra le più preziose e vaste d’Italia e sede dell’Università degli Studi della Tuscia.


La provincia di Viterbo riserva molte sorprese, antiche città, borghi fantasma, siti archeologici, necropoli etrusche e castelli. Ma anche splendidi borghi come Montefiascone, Vitorchiano, Soriano nel Cimino, Fabrica di Roma con il Castello Farnese nella parte più alta del borgo. E poi Calcata, varcare la porta d’ingresso sulle mura del piccolo borgo è come fare un salto nel tempo. Un angolo di pace arroccato su una montagna di tufo che domina la verde Valle del fiume Treja.

Uno dei luoghi più affascinanti per via della sua particolarità è il Parco dei Mostri di Bomarzo. Qui gigantesche statue di pietra, mitologiche ed enigmatiche, accolgono i visitatori tra la vegetazione. Figure mostruose e architetture impossibili, come la casa storta, che il principe Pier Francesco Orsini commissionò all’architetto ed antiquario Pirro Ligorio nel 1547 dedicandole a Giulia Farnese. Poco lontano da Viterbo anche Villa Lante, qui è possibile visitare un bellissimo giardino manieristico e assistere a giochi d’acqua e vedere cascate e fontane. Ma i dintorni di Viterbo sono anche ricchi di paesaggi naturalistici come i due grandi laghi della Tuscia, il Lago di Vico e il Lago di Bolsena e il Parco Naturale Regionale Marturanum, boschi sui colli argillosi e un insieme di forre scavate da torrenti.

I parchi del Lazio

Nella regione tre i parchi nazionali Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise in provincia di Frosinone, il Parco nazionale del Circeo in provincia di Latina e il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga in provincia di Rieti.

Molti anche i parchi regionali, le riserve naturali e le aree protette come l’Area naturale marina protetta Isole di Ventotene e Santo Stefano in provincia di Latina, e l’Area naturale marina protetta Secche di Tor Paterno, in provincia di Roma, unica Area Marina Protetta italiana completamente sommersa. Un’isola sul fondo del mar Tirreno, costituita da un’ampia formazione rocciosa, coperta da una sorprendente quantità di vita animale e vegetale.

Le eccellenze del Lazio

Tra gli eventi che raccontano le eccellenze della regione, ma anche quelle provenienti da tutta Italia la Maker fair Rome organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, una fiera che unisce scienza, fantascienza, tecnologia, divertimento e business. E poi Altaroma una piattaforma di lancio per i designer emergenti, sinonimo di tradizione e sperimentazione, che si occupa di promuovere il Made in Italy e la tutela dei valori artigianali che hanno reso Roma celebre nel mondo. 

Nell’artigianato tipico troviamo l’arte orafa, la lavorazione dei metalli, in particolare tegami, mestoli e oggettistica in rame a sbalzo a Poggio Bustone, Frosinone e Sora e opere in ferro battuto di notevole qualità a Tivoli, Latina, Veroli e Tarquinia. E poi intarsi, utensili in terracotta e la ceramica di Viterbo che vanta una tradizione secolare. Ma anche i ricami di Palestrina molto diffusi nel periodo della Roma Imperiale tanto che esisteva anche una scuola per insegnare quest’arte del ricamo.

La cucina locale

La cucina laziale è una cucina fatta di ingredienti poveri ma con abbinamenti che la rendono molto ricca e dai forti sapori. Famose in tutto il mondo i bucatini all’amatriciana, la cacio e pepe e la carbonara. Tutti piatti ipercalorici ma per i quali vale la pena mettere da parte i sensi di colpa. Come per gli gnocchi alla romana e la pajata, un piatto di rigatoni conditi con un sugo a base di budella di vitellino da latte cotte con olio, aglio, prezzemolo, vino bianco, pomodoro e peperoncino. E poi l’abbacchio alla romana, la coda alla vaccinara, ma anche i vini, il fagiolo cannellino di Atina, il tartufo di Campoli. La focaccia di Gaeta, ripiena di ortaggi o di polipi, i celebri carciofi alla giudia, la cicoria o le puntarelle e per concludere leggeri, il maritozzo alla panna.

Pillole di curiosità – Io non lo sapevo. E tu?

  • La Ciociaria ha dato i natali a cineasti, attori, pittori e papi. Vittorio De Sica era di Sora, Marcello Mastroianni di Fontana Liri e Gina Lollobrigida di Subiaco.
  • Il nome originario della città di Latina era Littoria, ma con decreto luogotenenziale del 9 aprile 1945, n.270, venne nominata Latina. La posa della prima pietra fu il 30 Giugno 1932 e la data di nascita ufficiale è il 18 dicembre 1932.

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